Un articolo ANSA del 30 luglio 2023 racconta la vita del primo italiano che si è fatto installare 5 microchip sottocutanei (non cito il nome per non fargli pubblicità).
Dice, il fenomeno, che si è appassionato di Transumanesimo, curiosando in rete e così si è fatto impiantare: – un magnete per non perdere le viti quando lavora; – un led che si illumina quando si avvicina a una sorgente elettrica; – un chip per aprire porte e condividere i propri dati anagrafici, lavorativi o sanitari; – un chip per l’autentificazione dei dati bancari; – un chip per pagare come se avesse una carta di credito sottopelle.
Insomma, un uomo-calamita, che si illumina come la spia del televisore e paga con il proprio corpo al posto che con un bancomat.
Le scimmie osservano, perplesse e curiose, ciò che qualcuno ha l’ardire di chiamare “evoluzione”.
“Sapere di essere esattamente chi si è sempre creduto di essere; questa consapevolezza è un potere, così straordinario da creare una distanza incolmabile rispetto a chi non lo possiede…” Pietro De Angelis
Nyx, misteriosa divinità della notte,
mi ha spronato a condividere il quadro astrale di questa Luna Nuova
in Scorpione. Ed eccomi qui, ubbidiente all’imperativo.
In effetti, si tratta di una fase
importante dell’anno, sia sotto il profilo individuale sia sotto
quello mondiale, perché molte forze si stanno muovendo per fare
emergere le zone d’ombra personali e collettive.
Esaminerò prima la sfera soggettiva,
ovvero ciò che ognuno può fare per usare al meglio queste forze,
poi mi occuperò brevemente del piano mondiale.
La Luna Nuova si verifica a 20°43′ di
Scorpione, congiunta al Sole, a Marte (governatore del novilunio) e
alla stella fissa di Zuben Elschemali, in opposizione a Urano a
21°04′ di Toro e in trigono a Nettuno retrogrado al 25° di Pesci.
Come sappiamo, la Luna Nuova identifica
il seme di una nuova fase che crescerà con il disvelarsi della Luna
fino a manifestarsi completamente nel prossimo plenilunio del 27
novembre in Gemelli.
Ora, questa Luna è governata da Marte
che, trovandosi nel suo domicilio notturno, esorta a intraprendere
una sorta di discesa agli inferi, animati dalla volontà e dal
coraggio, per confrontarsi con le proprie paure, con i demoni
interiori, le faccende irrisolte che risiedono nell’inconscio e con
le ferite dell’anima, e tutto ciò con lo scopo di portare alla luce
ciò che risiede nelle tenebre in un’ottica di auto-conoscenza.
L’energia guerriera di questo Marte è,
da un lato, ispirata da Nettuno, quindi da ideali nobili, seppure più
istintivi e caotici che riflessivi, e, dall’altro lato, è promossa
da Urano che spinge a portare tutto allo scoperto, in modo abbastanza
brusco e talvolta incauto.
Devo precisare che Marte è pianeta
d’azione, quindi non si tratta tanto di pensare, elucubrare,
rimuginare, ma di agire. È pur vero che siamo di fronte a un’azione
più sotterranea che palese, ma pur sempre di azione si tratta e,
facilmente, coinvolgerà gli altri o una collettività (trigono
Marte-Nettuno). Quindi, anche in considerazione della scarsa prudenza
di Urano, non si può escludere di tornare a casa con qualche livido,
ma l’onorevole intento di fare chiarezza e raggiungere una maggior
armonia interiore vale l’onere di doversi leccare un paio di ferite.
Consiglio, tuttavia, un pizzico di
avvedutezza per evitare di ritrovarsi con le ossa rotte. Qualche
graffio è lecito, ma è meglio non compromettere il proprio futuro a
causa dell’incapacità di prevedere le conseguenze delle proprie
azioni (opposizione Luna-Urano). Qui un aiuto giunge dal sestile
Mercurio-Venere, che ammorbidisce i toni e mira a un dialogo che ha
come scopo la comprensione reciproca. Ammetto che la quadratura
Mercurio-Saturno può creare qualche ostacolo nel far collimare la
percezione con la logica, di contro però tende a indurre un blocco
operativo quando si ha la sensazione che le facoltà intellettive non
siano al top.
Complessivamente, in queste due
settimane, escluderei il pericolo di grossi danni e ritengo che
l’azione di portare alla luce ciò che è sepolto sia un’opera che
può essere coronata da successo. L’emersione del sommerso è infatti
indispensabile, se teniamo conto che con la Luna Piena del 27
novembre servirà grande lucidità per far fronte all’attrito
promosso da Saturno (in aspetto di quadratura con la Luna da un lato
e con il Sole e Marte dall’altro).
Un altro elemento molto favorevole è
la congiunzione della Luna Nuova con la stella fissa di Zuben
Elschemali. Una stella di natura venusiana e gioviale, quindi
benefica e favorevole alle inclinazioni spirituali e alla ricerca di
equilibrio interiore.
Sul piano mondiale vediamo la stessa
necessità di un tuffo nelle tenebre per far emergere ciò che è
nascosto e, purtroppo, anche le guerre possono ascriversi a tale
scopo. Qui, l’onda d’urto Marte-Urano sull’asse Scorpione-Toro fa
eruttare i crateri e tremare la terra in tutti i sensi, ma fa anche
uscire allo scoperto il male sotterraneo. E lo possiamo vedere, per
esempio, nelle guerre in Ucraina e a Gaza, che ormai rendono palesi e
inconfutabili i giochi occulti di potere che hanno tenuto in scacco
gli equilibri mondiali per decenni.
Questo lavoro di emersione si compie
con ferrea volontà e con coraggio e, quasi sicuramente, prevede la
creazione di alleanze e accordi segreti tra potenze (il 15 novembre
il Sole e Marte formano un sestile con Plutone). E ciò anche a
beneficio della collettività (Sole e Marte in trigono a Nettuno;
sestile Nettuno-Plutone).
Vedremo verso fine mese, con la Luna
Piena del 27 novembre, i primi risultati del lavoro che Marte sta
compiendo con il favore delle tenebre, ma credo proprio che riuscirà
a scoperchiare qualche pentolone.
“Person of Interest” è una serie
televisiva statunitense di fantascienza distopica del 2011-2016, dove
viene presentata un’Intelligenza Artificiale che osserva illegalmente
tutto ciò che accade nel mondo attraverso impianti di sorveglianza
pubblici e privati dotati di telecamere e microfoni.
Un’IA capace di prevedere (!) i
crimini.
Ovviamente si tratta di un progetto
antiterroristico, nato per pronosticare crimini rilevanti ai fini
della sicurezza nazionale. Siamo nel campo della predizione, perché
questa IA è stata addestrata a decifrare comportamenti e frasi al
fine di predire le intenzioni delle persone e quindi i crimini
potenziali.
Nella serie, in modo molto
rassicurante, viene detto che al governo non interessano i “crimini
comuni”, ma soltanto i “crimini rilevanti” per sicurezza
nazionale.
Così l’inventore-genio-miliardario e
un ex ufficiale della forze speciali statunitensi si occupano di
proteggere le “persone comuni” prima che il fattaccio avvenga.
Insomma, una moderna e implementata
versione di Batman.
Fin qui tutto bene, siamo nel campo
della cinematografia.
Un’Intelligenza Artificiale del genere,
secondo me, non esiste ancora, almeno non in Occidente e non come
viene presentata nella serie.
Ma come si potrebbe provare a creare
un’IA di questo tipo?
Servirebbe un’esperimento su scala
mondiale, di vastissime proporzioni e protratto nel tempo per creare
algoritmi, addestrare e allenare le macchine a rilevare, riconoscere
e catalogare i comportamenti e i discorsi della gente, nonché
collegare le persone con i loro telefonini, i profili social, i siti
web, ecc.
Ora, cosa sta succedendo a Trento (e
sia chiaro, non solo a Trento)?
A Trento sono stati inaugurati due
progetti: MARVEL e PROTECTOR, entrambi finanziati dall’Europa, il
primo della durata di tre anni (2021-2023) e il secondo biennale, che
fanno parte del proseguimento e dell’estensione dell’esperimento
pilota, iniziato con il progetto europeo eSecurity (ISEC – DG Home
Affairs, 2013/2016), con lo scopo dichiarato di ottimizzare il
sistema di gestione della sicurezza pubblica.
I progetti, finanziati dall’Unione
europea, prevedono la sperimentazione di una piattaforma tecnologica
distribuita che raccoglie, attraverso le telecamere del sistema di
video-sorveglianza e microfoni, materiale audio e video per elaborare
modelli matematici in grado di riconoscere una situazione
potenzialmente pericolosa.
Cosa che, a mio avviso, conferma il
fatto che una simile tecnologia non è ancora pronta né operativa,
ma che la stiano creando sulla pelle delle persone.
Il Comune di Trento, in accordo con la
Fondazione Bruno Kessler, ha deciso quindi di applicare
l’intelligenza artificiale, tramite videocamere e microfoni sparsi
per la città (parchi, piazze, incroci, sottopassaggi, ecc), per
monitorare in tempo reale la vita della città.
L’obiettivo, scrive il Comune, è
“quello di riconoscere automaticamente la presenza/assenza di
persone e discriminare situazioni potenzialmente problematiche
(adunanze non pacifiche di persone, risse, attività illegali come ad
es. spaccio) o problemi di traffico (congestione, incidenti, …).
Tutto questo con l’obiettivo di analizzare l’andamento dei
fenomeni nel tempo con sistemi di analytics e riuscire ad inviare in
tempo reale un avviso alla Centrale operativa della Polizia locale in
caso di situazioni potenzialmente pericolose”.
Sempre sul sito del Comune di Trento
leggiamo: “in PROTECTOR si svilupperà un set di componenti
tecnologiche avanzate in grado di analizzare fonti eterogenee di dati
(telecamere di sorveglianza, siti web, social networks, etc.) e li
combinerà attraverso il supporto di strumenti ICT basati su tecniche
di intelligenza artificiale”.
È notizia recente che il Garante per
la protezione dei dati personali ha contestato l’attività del
Comune, volta ad allenare gli algoritmi a distinguere le situazioni
di pericolo dal normale svolgimento della vita cittadina, giudicando
insufficiente la tecnica utilizzata per rendere anonime le persone.
Il Comune di Trento ha ritenuto di
adempiere alle richieste del Garante, mentre produrrà la
documentazione per superare le criticità evidenziate.
Per concludere, mi piacerebbe sapere
quanti si sentirebbero più sicuri e felici a vivere in un mondo
sorvegliato da un’Intelligenza Artificiale che, osservando e
ascoltando comportamenti, frequentazioni, spostamenti, azioni e
discorsi, su base algoritmica, sia autorizzata a giudicare cosa può
essere o diventare pericoloso, criminale, illecito, terroristico o
quant’altro.
Un tale progetto non dovrebbe essere
quantomeno oggetto di un referendum popolare?