Quando è opportuno eludere…

Tutto si muove sulla scia di una gigantesca operazione psicologica che genera ipnosi di massa.
Fa parte del nuovo che avanza, della nuova Era.
E durerà secoli…
E, come sempre, ci sono e ci saranno sfide, gioie e dolori.
C’è sempre una posta in gioco, ed è di natura spirituale.

Nelle Ere, l’essere umano forma le funzioni dell’anima:
senziente, affettiva-razionale, cosciente.

E ogni volta c’è un oppositore, che ha la funzione di promuovere, attraverso l’attrito, uno di questi sviluppi.
Lucifero, Arimane, Asura.

Oggi è il tempo degli spiriti Asurici.

E quando domina l’azione di ILLUDERE, ovvero in-ludere, dal latino, portare nel gioco (il “loro”), la risposta non è lo scontro, la rivoluzione, la guerra.
La risposta è ELUDERE, ovvero e-ludere, dal latino, uscire dal gioco, prendersi gioco dell’oppositore. Sia esso in forma spirituale o materiale.

Buon elusione!

L’eco di un incantesimo…

“Nel passato ci sono le ceneri, nel presente il fuoco che ci dà l’ardore di scrivere il futuro”
da L’incantatrice

Amalia è solo una bambina, quando la morte della nonna Ofelia sconvolge la sua vita e segna per sempre il suo destino. La ritroviamo oggi, ormai trentaduenne, insegnante in una scuola d’arte, alle prese con una strisciante insoddisfazione di fondo e un tragico incidente, accaduto nel liceo dove insegna.
Il presente incalza e le domande sul suo oscuro passato si moltiplicano: cos’è successo davvero a Ofelia? Perché sua madre è sparita? Chi è veramente Dorotea? E perché nessuno vuole parlare?
Amalia accetta la sfida che la vita le sta lanciando e decide di intraprendere una ricerca sulla sua storia familiare. Tra vecchi bauli, strani amori, certezze che si sgretolano e un viaggio imprevisto, risalirà il misterioso ramo materno della famiglia e farà luce sulle sue origini, ma soprattutto scoprirà chi è veramente: non la persona banale che credeva, ma una creatura speciale.

Compiti diversi per epoche diverse

In ogni periodo l’umanità ha certi compiti da svolgere, nei quali trova la sua gioia e i suoi dolori; in ogni periodo essa deve riuscire a comprendere qualche cosa, deve attingere a qualcosa per realizzare la propria volontà di agire, e così via. Diversi furono i compiti del periodo egizio-caldaico da quelli del periodo greco-latino, e anche il nostro tempo ha compiti ben determinati.

Rudolf Steiner

Dermoriflessologia: i circuiti energetici

Possiamo paragonare le Linee dermoriflessologiche a circuiti di energia che scorrono nel nostro corpo. Quando i circuiti sono liberi, lo scorrere è equilibrato, continuo, armonico; quando i circuiti si intasano, il flusso si blocca o scorre in maniera discontinua o disarmonica.

Una Linea si può definire libera quando non manifesta ipersensibilità, perciò sia l’organo sia il sentimento lavorano in maniera equilibrata.

Se il flusso è ostacolato, la Linea diviene più sensibile, segnalando quelli che possiamo chiamare “blocco energetico” o “buco energetico”.

Nel primo caso, si tratta solitamente di un ristagno di energia conseguente a traumi, paure, costrizioni, resistenze, difficoltà di adattarsi o di riuscire a trasformare una situazione che crea disagio e fa soffrire.

Nel secondo caso, si tratta soprattutto di un vuoto di energia dovuto a shock intensi, rapporti interpersonali caratterizzati da dipendenze o vampirismo psichico, lavori stressanti protratti nel tempo, preoccupazioni e stati ansiosi logoranti.

Al di là di questa schematica classificazione, per forze di cose riduttiva, il risultato si traduce in uno stato di non equilibrio che genera malessere. Se riscontriamo ipersensibilità a carico di una Linea, sappiamo che il flusso dell’energia è discontinuo e che il sentimento e l’organo fisico corrispondenti stanno lavorando in maniera anomala, creando ristagni di energia (concentrazioni di forze non bene utilizzate) o scaricando la vitalità (mancanza di forze).

Questo stato non deve necessariamente far allarmare, perché può prodursi in modo passeggero, allorché certe funzioni (psicologiche, spirituali o organiche) devono svolgere, per un tempo limitato, un lavoro superiore alla norma.

Con la Dermoriflessologia possiamo agevolare il ritorno a uno stato armonico, sia nei casi transitori sia in quelli che perdurano da tempo.

Il sesso è un atto d’amore

Il genere biologico e l’orientamento sessuale sono questioni personali, da rispettare nella piena libertà individuale, non da influenzare o manipolare con bieche propagande.
Quello che andrebbe spiegato è che l’atto sessuale è un atto biologico e un atto d’amore.
Come atto biologico, serve alla riproduzione.
Come atto d’amore, serve lo spirito.
Forzare l’educazione sessuale (che educazione non è, perché si tratta di indottrinamento), soprattutto nei più giovani, con teorie che snaturano la biologia e i sentimenti, porta l’atto sessuale a un livello bassissimo di materialismo, un livello di mera soddisfazione del piacere del corpo. Un livello inferiore a quello animale, che compie quest’atto con fini biologici riproduttivi.
È un orientamento materialista, razionalista, scientista, in totale antitesi con lo sviluppo dell’anima e dello spirito.

Educare davvero, nel senso etimologico del termine di “tirar fuori”, vuol dire dare valore ai sentimenti e lasciare che ognuno segua il proprio sviluppo spontaneo e il proprio cuore. Così che l’atto sessuale sia, prima di tutto, un atto d’amore.

Il giudizio degli altri

A causa di una sostanziale debolezza della natura umana si tende a dare troppa importanza all’opinione altrui, dimenticando o mettendo in secondo piano ciò che ognuno è per se stesso.

Il bisogno sociale di essere accettati e apprezzati porta spesso a identificarsi con ciò che vedono gli altri (o credono di vedere), facendo perdere di vista il proprio vero essere.

Le critiche e il riconoscimento altrui diventano un’ossessione, che influenza la struttura mentale, i pensieri, la vita sociale e l’autostima. Molti timori e ansie derivano dalla speranza o dalla preoccupazione di come si appare agli occhi degli altri. E parte della felicità viene sacrificata sull’ingannevole altare della propria l’immagine esteriore a dispetto dell’essere interiore.

Questo è un approccio distorto e distruttivo, che incrementa l’orgoglio personale, la superbia (ovvero la convinzione della propria superiorità) e a vanità (cioè il desiderio che questa superiorità venga riconosciuta).

Ma noi siamo dentro la nostra pelle e non nell’opinione degli altri. E la vera felicità è tenacemente intrecciata all’essere autenticamene noi stessi e al non reprimere la nostra identità.

Imparare a dare il giusto peso al giudizio degli altri è un’arte necessaria.

Sii te stesso!

Buona Vita!

Insetti a tavola?

La questione degli insetti come cibo non è un problema in sé. Molte popolazioni se ne cibano. Quello che dovrebbe far pensare è che questa soluzione viene proposta per risolvere problemi di sostenibilità, ecologia, fame nel mondo, eccetera.

Ma è davvero ecologico, sostenibile e rispettoso della vita in tutte le sue forme allevare miliardi di insetti e sterminarli per pochi chili di “polvere” alimentare? Ed è etico inserire questa polvere in centinaia di alimenti che, tra l’altro, sono scelti da vegani e vegetariani?
Secondo me, no.

La visione spirituale

Ciò che Steiner prevedeva già nel 1917 è ora realtà, ma ci sono forze spirituali in campo per disciplinare questo fenomeno.
Dal canto nostro, possiamo e dobbiamo tenere desta la percezione spirituale e collaborare al processo di riequilibrio ed evoluzione degli esseri umani in quanto tali e non come meri corpi materiali.

“L’epoca materialistica si sforza, sotto l’impulso di determinate cerchie, di paralizzare ogni progresso spirituale dell’umanità, anzi di renderlo impossibile; si sforza di indurre gli uomini a respingere, per temperamento, per intimo loro carattere, ogni realtà spirituale, a considerarla come una sciocchezza. Questa corrente (già bene avvertibile oggi in singole persone) andrà sempre più approfondendosi. Nascerà l’aspirazione a raggiungere l’unanimità nel considerare sciocchezza e follia tutto quello che è spirituale. Si cercherà di conseguire questo fine mediante la produzione di una specie di vaccini: come si sono inventati dei vaccini per proteggersi da certe malattie, così si scopriranno dei mezzi profilattici per rendere il corpo umano inadatto a consentire che l’anima sviluppi tendenze spirituali. Si vaccineranno gli uomini contro la disposizione alle idee spirituali. O per lo meno ci si proporrà questo scopo: si sperimenteranno dei mezzi profilattici affinché sin dall’infanzia gli uomini perdano la tendenza alla vita spirituale.”

Rudolf Steiner – Zurigo, 1917