L’umiltà del guerriero

particolare coperetina libro Carlos Castaneda

«L’umiltà del guerriero non è l’umiltà del mendicante. Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinanzi a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umili davanti a lui.
Per questo ti ho detto prima che non posso sapere quel che sembra bene a un maestro. Io conosco soltanto l’umiltà del guerriero, e questa non mi permetterà mai di schiavizzare qualcuno».

Queste parole di Castaneda hanno risuonato in me già nel lontano 1990, quando ho letto “L’isola del tonal” per la prima volta. Non solo le condivido in pieno, ma le sento profondamente affini e vere per me, da sempre. Le voglio condividere oggi, perché credo che il tempo dei guru, dei maestri, dei leader, persino dei personaggi di spicco delle élite che plagiano il pensiero altrui e degli influencer, sia finito o quanto meno stia volgendo al termine. Non so dire se questi ruoli spariranno del tutto, ma di sicuro l’evoluzione umana è giunta al punto di in cui deve sviluppare l’anima cosciente, in preparazione del Sé spirituale, e questo è un processo che non può essere imboccato sulla scia di nessuno e a chiunque cammini su questo percorso verrà spontaneo non fare più affidamento su guru, maestri e imbonitori di folle. Ciò non esclude l’aiuto reciproco, la collaborazione e l’insegnamento, ma sempre con umiltà, l’umiltà del guerriero che non si inchina e non chiede a nessuno di inchinarsi.

Samantha Fumagalli

Dermoriflessologia e Sciamanesimo

In Dermoriflessologia abbiamo un campo cutaneo di ricezione, posto all’esterno dei polpacci, che possiamo usare anche come area di scansione per acquisire dati e sintonizzarci con determinate informazioni.

Curiosamente, la stessa zona cutanea era considerata dagli antichi sciamani come un centro di percezione molto potente.

Riporto il passaggio tratto dal libro Il dono dell’aquila di Carlos Castaneda:

“Gli esseri umani hanno uno splendido centro di percezione all’esterno dei polpacci e se si potesse indurre la pelle di quell’area a rilassarsi e calmarsi, il campo di percezione si amplierebbe in modi che sarebbe impossibile capire razionalmente.”