Sotto il segno della Vergine

Il 23 agosto siamo entrati nel segno della Vergine. Il segno che inizia a chiudere il ciclo primaverile-estivo per farci scivolare dolcemente verso il ciclo autunnale. Dolcemente, sì, ma anche con oculatezza e saggia previdenza. È proverbiale, infatti, la capacità di conservazione verginea, quella che si adopera per impedire il deterioramento in tutti i sensi, dagli alimenti alla specie. Non è un caso che, proprio in questi giorni, si facciano conserve e da sempre si usino artifici per far durare i generosi frutti della terra.
“Io conservo” è il motto di questo segno, che si sposa armoniosamente al periodo dell’anno. Chiudere con il passato e guardare al futuro è una necessità, ma la Vergine ci insegna che chiudere con il passato non vuol dire cancellarlo, bensì custodirlo e portarlo alla perfezione. Il tutto, guardando avanti.
Lo splendore e il ruggito del Leone si rivelano ormai vuoti di significato in questa stagione, che, dopo il picco esplosivo dell’estate, scivola verso il riposo della natura. Alla Vergine tocca il compito di raccogliere questo insegnamento, se vogliamo anche con un pizzico di frustrazione, e andare oltre. Andare verso un nuovo livello di esperienza.
Una domanda sorge spontanea: dopo la meravigliosa espansione del cuore dell’estate, dove e come si può ancora crescere?
La Vergine risponde: verso la ricerca di un significato, verso l’appagamento, la purezza, la perfezione.
Ideali alti, che istigano al perfezionismo, ma si uniscono anche alla necessità di osservare la realtà con estrema schiettezza. E infatti, la Vergine ci insegna a guardare in noi stessi e attorno a noi con brutale onestà, ma ci mostra anche ciò che potremmo essere, se portassimo al massimo il nostro potenziale.
Questo periodo, sotto la spinta verginea, ci sprona a crescere dinamicamente per perfezionarci, e ci offre lo strumento per farlo: il realismo pragmatico.
Chi giunge alla perfezione, anche di un solo piccolo aspetto di sé, cos’altro può fare, dopo, se non donarlo agli altri, aiutare, servire?
Quando una parte di noi è stata pulita, lucidata, modellata e affinata, il passo successivo è inevitabilmente quello di offrirla al mondo. E, così facendo, proseguire nella propria crescita e nell’ideale compito, mai concluso, di auto-perfezionamento.
Come diceva Picasso:
“Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo”.
Anche se Picasso non era della Vergine, ha compreso in maniera profonda questo insegnamento e lo ha sintetizzato alla… perfezione!

Buon perfezionamento e felice dono al mondo!

Samantha