Il magico potere dei desideri

Sarebbe bello e auspicabile che ognuno si riappropriasse del grandioso potere di desiderare senza frenare l’ispirazione del cuore. Aspirare a una vita d’amore, di felicità, di salute e prosperità è un diritto innegabile per chiunque, ma non sempre risulta così facile.

Un elemento fondamentale (seppur non l’unico) per perseguire grandi obbiettivi è l’attitudine perpetrata nel tempo a giudicare favorevolmente lo stato e il divenire della realtà. E per fare ciò occorre recuperare, sviluppare e tener desto un forte pensiero positivo e propositivo nonché una buona dose di ottimismo.

Ed è proprio sull’ottimismo che vorrei porre l’accento, perché, per mantenere vitale la speranza e forte la fede, occorre un atteggiamento gioioso e fiducioso.

Ma come si fa a risvegliare l’ottimismo, quando è assopito, e restituire smalto al nostro pensiero positivo?

Una strada percorribile è la Dermoriflessologia. Questa metodologia si avvale della proprietà del corpo di mantenere memoria del vissuto soggettivo, genetico e ancestrale, così da stimolare risposte autonome e soggettive volte al benessere del corpo e dello spirito.

Esistono migliaia di punti riflessogeni (Linee, Aree e Placche circolari), ma oggi voglio concentrarmi sulla Placca cutanea che custodisce la matrice dell’ottimismo ed è preposta ad archiviare tutto il vissuto inerente a questo sentimento.

A ogni Placca presente sull’epidermide corrisponde una ben precisa memoria energetica collegata a un sentimento o a una facoltà umana. Per risvegliare la memoria energetica connessa è necessario stimolare la Placca opportuna. Puoi immaginare una Placca come un’unità di memoria contenente informazioni di fatti avvenuti ed emozioni provate (dati che fanno capo al sistema energetico che si esprime nel tempo e nello spazio).

Ti faccio un esempio: la Placca della Felicità contiene la matrice della felicità, ma nel contempo archivia migliaia di informazioni relative agli episodi della tua vita che hanno come tema la felicità. Che cosa significa questo? Vuol dire che all’interno della piccola area cutanea si riflettono i ricordi di quando sei stato felici, ma anche di quando qualcosa ti ha impedito di esserlo. È un po’ come se ogni minuscolo punto appartenente alla Placca permettesse di ricostruire un evento, un sentimento, un’emozione, un pensiero… Potrai trovare, per esempio, un piccolo file che si intitola “Felicità, 21 marzo 2003, ore 11.00”. A questo ipotetico capitolo fanno capo ricordi consci e inconsci di immagini, parole e suoni, odori, sensazioni fisiche, emozioni, tutti collegati al suddetto evento.

Poiché spesso le situazioni che vengono registrate con maggiore evidenza sono quelle dove una sensazione di dolore segnala un pericolo, i primi ricordi a emergere possono essere quelli negativi, ma proprio questa priorità nel venire a galla permette di rielaborare e liberare episodi dal contenuto difficile.

Ogni elemento non pienamente metabolizzato conserva un corredo emozionale poco controllabile che costituisce un impedimento per il raggiungimento di un obbiettivo.

Volendo lavorare sull’ottimismo, bisogna sapere che tale sentimento si attiva e si esprime al meglio se si sono compresi i motivi che rendono difficile essere fiduciosi nell’oggi e nel domani. Superati gli scogli, infatti, riuscirai a entrare in contatto con il sentimento al suo stadio di matrice, quindi nel pieno del suo potere espressivo e creativo.

Per sperimentare l’uso della Dermoriflessologia con la Placca dell’Ottimismo, puoi scaricare l’ebook Ottimismo e pensiero positivo:

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