Il viaggio dell’eroe con Flavio Gandini e Gianluca dell’Oro

Prendendo spunto dal romanzo L’ANNO DEGLI EROI di Flavio Gandini e sfruttando le conoscenze offerte dalla DERMORIFLESSOLOGIA® DELL’ARCHETIPO, in questi video esaminiamo uno a uno gli 8 archetipi del viaggio dell’eroe per conoscere meglio se stessi, il proprio percorso di vita, i blocchi e come risolverli, e le potenzialità.Il VIAGGIO DELL’EROE è una chiamata ai misteri dello spirito, comporta prove, ma anche grandi ricompense.

La DERMORIFLESSOLOGIA DELL’ARCHETIPO prevede un approccio alla vita che attribuisce il massimo valore allo sviluppo della psiche individuale al fine di fare emergere l’identità autentica e dar voce al proprio insostituibile spirito.

Ognuno compie un viaggio. La vita è il viaggio. Nell’arco di questo percorso, incarniamo diverse personalità eroiche. Nasciamo INNOCENTI, attraversiamo la fase dell’ORFANO, combattiamo da GUERRIERI, diventiamo AMANTI, in qualità di CERCATORI scopriamo nuove terre, poi la conoscenza risveglia in noi il SAGGIO, finché il desiderio di spontaneità ci porta al FOLLE e, alla fine, si può accedere all’ALCHIMISTA.

Il cammino dell’EROE non è una strada dritta, ma una SPIRALE che procede attraverso manifestazioni archetipali a diversi livelli di profondità, di ampiezza e di altezza.

La dialettica degli opposti

Riprendendo il discorso di ieri sulle domande idiote e faziose, tipo “pace o climatizzatore”, va precisato che una domanda limitata a due opzioni ha senso soltanto se posta all’interno di una concettuale e stringente dialettica degli opposti e quindi, per esempio, pace o guerra, e non pace o climatizzatore o pace e carote (che non hanno nessuna attinenza tra loro).

Ovviamente, un ragionamento su “pace o guerra” si sviluppa in termini ideali e filosofici ai quali, dopo, devono seguire proposte per la messa in atto di una delle due opzioni.

Pace o carote, esattamente come pace o climatizzatore, è una caduta preconcetta della valutazione precedente. Qualcuno, prima di fare la domanda, ha deciso che mangiare carote o usare il climatizzatore è causa di guerra e che la pace si ottiene rinunciando al secondo elemento posto faziosamente sull’altro piatto della bilancia.

Si può ragionare su “pace o guerra” e, se si preferisce la pace, si cerca di trovare la modalità migliore per ottenerla, ma un discorso tra “climatizzatore o pace” è un discorso demenziale.

Si può ragionare su “autodeterminazione o schiavitù”, su “onestà e disonestà”, su “libertà o controllo/oppressione”, ma non su “controllo o delinquenza”, perché quest’ultima opzione prevede la decisione preventiva e arbitraria che la mancanza di controllo generi inevitabilmente disonestà e delinquenza.

Quando viene posta una domanda faziosa, il comportamento più prudente è sottrarsi (fosse anche ignorandola), quello più intelligente è risalire all’origine della faziosità.

Dunque, per dire, non “pro o contro punturine” ma “pro o contro libertà di scelta”.

Nel primo caso, vi stanno obbligando a schierarvi. Come a dire: ti butto nello stadio mentre i tifosi di due squadre di calcio si stanno menando ferocemente, e ti obbligo a scegliere da che parte stare per partecipare al pestaggio, mentre a te non frega nulla di calcio oppure parteggi per una terza squadra oppure sei contro la violenza.

Occorre tenere accesa la luce della ragione e ben desta la presenza di spirito, pena il rischio di ritrovarsi, a breve, svuotati da ogni barlume di anima e con un neurone stordito che sbatte contro le pareti di un cranio vuoto.

Come pilotano l’opinione pubblica

Se qualcuno ti chiede “preferisci il mare o un paio di scarpe?” (o qualsiasi altra domanda che prevede due sole opzioni), sei indotto a rispondere o il mare o le scarpe, anche se magari preferisci qualcos’altro e soprattutto finisci per trascurare che l’uno non esclude l’altro.

Una scelta ristretta tra due alternative, fornite da un altro, è una scelta pilotata.

Da anni, questo sistema imperversa ovunque.

Pro o contro la punturina magica?
Climatizzatore o pace?
Patriarcato o libertà di genere?
Pa1eß1ineßi o 1ßrae1iani?
Occidente o distruzione?
Controllo o delinquenza?

Lo scopo è creare divisione, certo, ma ancor più dissonanza cognitiva e stupidità dilagante.

Non si risolve il problema schierandosi o gridando più forte, ma sottraendosi alla domanda idiota e faziosa.

Scienza e tecnologia

Licenza gratuita – by Pixabay

La scienza non è il male.
La scienza è il sistema per conoscere attraverso un metodo di ricerca organizzato e rigoroso: osservazione, esperienza, ragionamento, calcolo, ecc. La scienza è nata con l’uomo.

La tecnologia, meccanica o elettronica, analogica o digitale, non è il male.
La tecnologia è sempre esistita ed è nata come forma di aiuto, per risolvere problemi pratici e migliorare le condizioni di vita.

Il fatto che, a volte, la scienza e la tecnologia diano un triste spettacolo di se stesse, per mezzo di persone che ne fanno un uso improprio o uno strumento di propaganda, schiavitù e ingegneria sociale, non deve indurre a rigettarle in blocco.

In realtà, ciò che sta accadendo negli ultimi anni, è l’occasione per diventare partecipi, consapevoli e critici, al posto che accettare tutto indiscriminatamente.
Gli strumenti, pratici o del pensiero, vanno usati e non subiti.

Flavio Gandini

Convegno FIRP

dal sito Firp.it/34-convegno-firp-limportanza-del-contatto-nellepoca-del-digitale

21 APRILE 2024, ORE 11.30 – 17.00

INTERVENTI E RELATORI

DAL CONTATTO AL TATTO: EMOZIONI, BIOCHIMICA, ORGANI.

Relatore:  Dottor Donato Virgilio   Medico chirurgo  esperto in Omeopatia – Fitoterapia.

LA PRESENZA E IL TOCCO

Relatore: Hari Simran S.K. – Fondatore della Scuola di Riflessologia Sat Guru Charan – Riflessologia ad approccio meditativo – Autore del Libro ” Ai piedi della Vera Coscienza”

DALLA CONNESSIONE ALL’IPERCONNESSIONE. MANTENERE I PROPRI EQUILIBRI NELL’ERA DIGITALE CON LO YANGSHENG CINESE.

Relatrice: Laura Vanni Divulgatrice dello Yangshen cinese e autrice del libro”il segreto dell’energia vitale”

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La carta astrale della Repubblica Italiana ci mostra un Paese dalla nascita oscura, fantasioso, comunicativo, intelligente, molto instabile, influenzato da poteri esteri e capace di risorgere dalle sue ceneri.Le previsioni per il 2024 ci raccontano turbolenze e prove da superare, ma lasciano aperto uno spiraglio per un primo punto di svolta. Coinciderà forse con le elezioni europee di giugno? E cosa dicono gli astri sulle intenzioni di voto degli italiani?