L’essenza del sionismo

licenza gratuita by Pixabay – Mauistik

di Aleksandr Dugin
29 ottobre 2023

Il sionismo come ideologia di Stato di Israele. Perché gli ebrei credono di essere il popolo eletto? Qual è il significato della dispersione degli ebrei come tradizione ebraica? Perché il sionismo è da un lato una continuazione dell’ebraismo e dall’altro la sua confutazione?

– Come ogni religione, l’ebraismo ha molte dimensioni. Parlarne semplicemente esaltandolo o rovesciandolo è primitivo.

– Il giudaismo è associato alla nozione che gli ebrei sono il popolo eletto (soprattutto in senso religioso). Il loro obiettivo è attendere il Messia, che sarà il re di Israele. La loro religione è quindi legata all’attesa del Mashiach.

– Secondo l’ebraismo, all’inizio del primo millennio gli ebrei si dispersero. Il Secondo Tempio fu distrutto e iniziò la storia bimillenaria della loro dispersione. Quest’epoca fa parte della tradizione ebraica. Lo scopo è quello di espiare i peccati di Israele accumulati nelle fasi storiche precedenti. Se questa espiazione è valida e il pentimento è profondo, allora, secondo la tradizione ebraica, apparirà il Mashiach, che significa la benedizione del popolo divinamente eletto. In tal caso, il ritorno degli ebrei in Israele, l’istituzione di uno Stato indipendente e la creazione del Terzo Tempio saranno i momenti più importanti.

– Questa è la struttura della cultura ebraica dell’attesa. I rappresentanti più coerenti di questo approccio sono i fondamentalisti del movimento Neturei Karta. Essi sostengono che il Dio ebraico ha ordinato di sopportare le difficoltà dell’esilio, quindi bisogna aspettare fino alla fine ed espiare i peccati. E quando arriverà il Mashiach, allora si potrà tornare nella Terra Promessa.

– Come mai lo Stato è già stato fondato e i divieti sono stati infranti? Per capire perché l’Israele moderno è in completa contraddizione con la religione ebraica, dobbiamo tornare al XVII secolo, all’epoca dello pseudo-Mashiach Shabtai Zvi, l’araldo del sionismo. Egli dichiarò di essere un mashiach e che quindi gli ebrei potevano tornare in Israele. Il destino di Shabtai Zvi è triste: quando si presentò al Sultano ottomano con le sue rivendicazioni sulla Palestina, gli fu data una scelta: essere decapitato o convertirsi all’Islam. E poi accade una cosa strana: Shabtai Zvi accetta l’Islam. Questa fu una grande delusione per le comunità ebraiche dell’epoca.

– Tuttavia, i seguaci di Shabtai Tzvi (sabbatianesimo) emersero, soprattutto tra gli ebrei ashkenaziti e dell’Europa orientale. Parallelamente, si sviluppò il movimento chassidico, che non aveva un orientamento escatologico o messianico, ma diffondeva gli insegnamenti della Cabala tra la gente comune.

– In alcune sette del sabbatianesimo (in particolare, tra i frankisti in Polonia), è emersa una teologia: presumibilmente, Shabtai Zvi era il vero messia e si era convertito all’Islam di proposito; in questo modo, aveva commesso un “santo tradimento” (tradire l’ebraismo per realizzare la venuta del Mashiach).

– Secondo questa logica, ci si può tranquillamente convertire ad altre religioni – Frank, ad esempio, si convertì prima all’Islam, poi al cattolicesimo, dimostrò come gli ebrei mangiano i bambini cristiani… Trasgredì completamente tutte le forme del Talmudismo, tradì la sua fede – ma la dottrina segreta di Frank fece sì che dopo il XVII secolo l’idea stessa di Mashiach cambiasse. Ora gli ebrei stessi sono diventati Mashiach – non è necessario aspettarlo, quindi anche se si tradisce la propria religione, si è santi – si è Dio.

– Si creò così l’ambiente intellettuale per il sionismo. Il sionismo è il satanismo ebraico, il satanismo all’interno dell’ebraismo, che rovescia tutti i fondamenti. Se nell’ebraismo è necessario attendere la venuta del Mashiach, nel sionismo l’ebreo è già un dio. Poi ci sono le violazioni dei comandamenti talmudici.

– Da qui il rapporto specifico tra sionismo ed ebraismo. Da un lato, il sionismo è una continuazione dell’ebraismo, dall’altro ne è la confutazione. I sionisti dicono che non c’è più nulla di cui pentirsi, hanno sofferto abbastanza e sono Dio.

– Questo spiega la peculiarità del moderno Stato sionista, che non si basa solo su Israele, ma anche su ebrei laici, ebrei liberali, ebrei comunisti, ebrei capitalisti, ebrei cristiani, ebrei musulmani, ebrei indù, ecc. Tutti coloro che rappresentano la rete del Franchismo – ognuno di loro può tranquillamente compiere un sacro tradimento, costruire uno Stato, affermare il dominio del mondo, stabilire un divieto di critica al sionismo (in alcuni Stati americani, la critica allo Stato di Israele è equiparata all’antisemitismo).

– A quel punto non resta che un passo: far saltare in aria la moschea di El Aqsa e iniziare a costruire il Terzo Tempio. A proposito, la Knesset ha già stanziato fondi per la ricerca sul Monte del Tempio: tutto si muove in questa direzione.

– Come si può spegnere un conflitto con basi metafisiche così profonde con un appello alle Nazioni Unite, con frasi come “facciamo la pace” o “rispettiamo i diritti umani”? Questi diritti umani li hanno visti nel conflitto palestinese. Inoltre, sentiamo sempre più affermazioni assurde da parte loro – per esempio, l’accusa di antisemitismo di chi si limita a difendere i palestinesi semiti….

– Se superiamo l’ipnosi, la nebbia del nonsense e la deframmentazione postmoderna della coscienza, vediamo un quadro molto interessante e spaventoso di ciò che sta accadendo in Medio Oriente.

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini
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