Ho lottato

“Ho lottato, è molto: credetti poter vincere (ma alle membra venne negata la forza dell’animo), e la sorte e la natura repressero lo studio e gli sforzi. È già qualcosa l’essersi cimentati; giacchè vincere vedo che é nelle mani del fato. Per quel che mi riguarda ho fatto il possibile, che nessuna delle generazioni venture mi negherà; quel che un vincitore poteva metterci di suo: non aver temuto la morte, non aver ceduto con fermo viso a nessun simile, aver preferito una morte animosa a un’imbelle vita”.

Giordano Bruno, De monade, numero et figura

Tramonto di un’epoca

La medicina non è una scienza esatta, ma in continuo divenire.

Dopo il crepuscolo degli dei, siamo giunti al tramonto dello scientismo.

Quando un pensiero deve ricorrere all’imposizione e alla fede cieca, ha i giorni contati.

Nonostante gli indiscutibili aspetti positivi della Rivoluzione scientifica e dell’Illuminismo, la scienza, da sola, ha dimostrato di non essere in grado di soddisfare tutti i problemi e i bisogni dell’uomo.
Oggi assistiamo a una stretta dell’universo scientista sulla popolazione dell’intero pianeta, una pressione che vuole imporsi oltre misura, che pretende seguaci e fedeli, che mira alla sottomissione. Comportamento ben poco dissimile da quello dell’Inquisizione, che precedette e scatenò la Rivoluzione scientifica.

Questa è l’epoca dell’Inquisizione scientifica, dove chi dubita, chi pensa, chi si fa domande e chiede un confronto costruttivo, viene perseguitato, tacciato di eresia e condannato.

Dimenticano, i moderni inquisitori, che se non fosse stato per uomini coraggiosi e pieni di dubbi, come Niccolò Copernico, Galileo Galilei, Giordano Bruno, Tommaso Campanella e molti altri, saremmo ancora convinti di vivere su una Terra piatta e al centro dell’Universo?

I veri terrapiattisti si trovano tra l’élite inquisitrice, che vuole imporre un regime di dittatura sanitaria basato sulla fede cieca in un unico fotogramma di presunta scienza.

Ricordiamoci sempre che la scienza è in continuo divenire.

La medicina è in continuo divenire.

Non sono scienze esatte e immutabili, ma sono il frutto di una conoscenza in evoluzione, che deve conservare l’umiltà per poter continuare a porsi domande e trovare risposte.