Scienza e tecnologia

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La scienza non è il male.
La scienza è il sistema per conoscere attraverso un metodo di ricerca organizzato e rigoroso: osservazione, esperienza, ragionamento, calcolo, ecc. La scienza è nata con l’uomo.

La tecnologia, meccanica o elettronica, analogica o digitale, non è il male.
La tecnologia è sempre esistita ed è nata come forma di aiuto, per risolvere problemi pratici e migliorare le condizioni di vita.

Il fatto che, a volte, la scienza e la tecnologia diano un triste spettacolo di se stesse, per mezzo di persone che ne fanno un uso improprio o uno strumento di propaganda, schiavitù e ingegneria sociale, non deve indurre a rigettarle in blocco.

In realtà, ciò che sta accadendo negli ultimi anni, è l’occasione per diventare partecipi, consapevoli e critici, al posto che accettare tutto indiscriminatamente.
Gli strumenti, pratici o del pensiero, vanno usati e non subiti.

Flavio Gandini

Da Il Veritiero

Il pericolo del cretinismo scientifico

di Matteo Martini

Scriveva Gomez-Davila, filosofo e aforista colombiano, che la scienza inganna in tre modi:

trasformando le sue proposizioni in norme, divulgando i suoi risultati più che i suoi metodi, tacendo le sue limitazioni epistemologiche[1].

Dunque muoviamo da questo punto: la scienza non solo veicola contenuti e di conseguenza contribuisce a costruire una visione del mondo, essa può anche creare inganni, illusioni o “errori prospettici”. Sembra difficile per l’uomo medio arrivare a digerire una tale affermazione: il risultato di una teoria scientifica è presentato all’uomo della strada, e percepito, come verità assodata e di conseguenza incontrovertibile. Una teoria o un’affermazione scientifica è vera in quanto scientifica.

In realtà questo è già il primo punto di errore: errore per distorsione. Infatti la scienza moderna, nata nel XVII secolo, è soprattutto metodo: ciò che la caratterizza è il suo metodo, non i suoi contenuti.

… (continua su https://asclepiosalus.wordpress.com/2023/02/01/il-pericolo-del-cretinismo-scientifico/

Scienza, tecnologia e transumanesimo

Realtà potenziata, metaverso, intelligenza artificiale, ingegneria genetica, crionica, nanotecnologia, neurofarmacologia, interfacce tra mente e macchine, eccetera, sono tutti elementi del transumanesimo, che mira a una convergenza tecnologica a partire dall’unione di biologia, informatica, nanotecnologia e scienze cognitive.

Il transumanesimo non è un’invenzione dei complottisti, ma una realtà che conta svariati estimatori, nonché associazioni nazionali e internazionali.

La maggior parte dei transumanisti non crede in un’anima umana trascendente, ma confida nella compatibilità delle menti umane con l’hardware dei computer, nella speranza che la coscienza individuale possa, un giorno, essere trasferita su un supporto digitale.

Ciò premesso, è importante sapere che la scienza non ha ancora raggiunto questi traguardi e non si sa se li raggiungerà mai. Quello che è certo, invece, è che stanno cercando di rendere questo panorama appetibile per gli esseri umani (come hanno fatto con i sieri miracolosi) così da poter fare una vasta sperimentazione sulle persone, usandole come cavie.

Rendono dilettevole e utile la realtà virtuale e la realtà aumentata, tramite visori e stimolatori sensoriali, e poi cercheranno di sostituire gli strumenti esterni con integrazioni fisiche di componenti digitali.

Chi accetterà questo nuovo scenario, si trasformerà in una cavia, perché, lo ripeto, questa fantatecnologia è ancora lontana dall’essere una realtà, tantomeno sperimentata e sicura.

Ciò che accadrà nei prossimi mesi e anni dipenderà dalla gente. Sarà una libera scelta accettarlo, ne più ne meno di ciò che è successo con la fantapandemia.

Informatevi prima, per non dire, dopo, che siete stati obbligati e fregati.