Evoluzione?

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Un articolo ANSA del 30 luglio 2023 racconta la vita del primo italiano che si è fatto installare 5 microchip sottocutanei (non cito il nome per non fargli pubblicità).

Dice, il fenomeno, che si è appassionato di Transumanesimo, curiosando in rete e così si è fatto impiantare:
– un magnete per non perdere le viti quando lavora;
– un led che si illumina quando si avvicina a una sorgente elettrica;
– un chip per aprire porte e condividere i propri dati anagrafici, lavorativi o sanitari;
– un chip per l’autentificazione dei dati bancari;
– un chip per pagare come se avesse una carta di credito sottopelle.

Insomma, un uomo-calamita, che si illumina come la spia del televisore e paga con il proprio corpo al posto che con un bancomat.

Le scimmie osservano, perplesse e curiose, ciò che qualcuno ha l’ardire di chiamare “evoluzione”.

Samantha Fumagalli

Scienza, tecnologia e transumanesimo

Realtà potenziata, metaverso, intelligenza artificiale, ingegneria genetica, crionica, nanotecnologia, neurofarmacologia, interfacce tra mente e macchine, eccetera, sono tutti elementi del transumanesimo, che mira a una convergenza tecnologica a partire dall’unione di biologia, informatica, nanotecnologia e scienze cognitive.

Il transumanesimo non è un’invenzione dei complottisti, ma una realtà che conta svariati estimatori, nonché associazioni nazionali e internazionali.

La maggior parte dei transumanisti non crede in un’anima umana trascendente, ma confida nella compatibilità delle menti umane con l’hardware dei computer, nella speranza che la coscienza individuale possa, un giorno, essere trasferita su un supporto digitale.

Ciò premesso, è importante sapere che la scienza non ha ancora raggiunto questi traguardi e non si sa se li raggiungerà mai. Quello che è certo, invece, è che stanno cercando di rendere questo panorama appetibile per gli esseri umani (come hanno fatto con i sieri miracolosi) così da poter fare una vasta sperimentazione sulle persone, usandole come cavie.

Rendono dilettevole e utile la realtà virtuale e la realtà aumentata, tramite visori e stimolatori sensoriali, e poi cercheranno di sostituire gli strumenti esterni con integrazioni fisiche di componenti digitali.

Chi accetterà questo nuovo scenario, si trasformerà in una cavia, perché, lo ripeto, questa fantatecnologia è ancora lontana dall’essere una realtà, tantomeno sperimentata e sicura.

Ciò che accadrà nei prossimi mesi e anni dipenderà dalla gente. Sarà una libera scelta accettarlo, ne più ne meno di ciò che è successo con la fantapandemia.

Informatevi prima, per non dire, dopo, che siete stati obbligati e fregati.