L’origine di Ognissanti e del giorno dei defunti

Le origini della Festa di Ognissanti sono antichissime e risiedono nelle tradizioni dei norreni, dei celti e dei popoli dell’antica Roma e dell’antica Grecia.Tra la fine di ottobre e i primi di novembre si festeggiava la fine del periodo fertile e produttivo, ringraziando per i doni ricevuti, e l’ingresso della natura nel periodo della quiete e della morte che si prepara alla rinascita. Sono, in sintesi, le calende d’inverno, momento considerato di maggior contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

I norreni e i celti festeggiavano Samhain, i romani celebravano Pomona e i greci celebravano il culto in onore a Iside.

Quando Cesare conquistò la Gallia, le feste cosiddette pagane si integraron,. Lo stesso però non avvenne con la religione giudaico-cristiana, che, nel VII secolo, con Papa Bonifacio IV tentò, prima, di abolire completamente questa festività, per cancellare ogni residuo dei culti antichi, e, poi, rendendosi conto che questo avrebbe scatenato le ire del popolo, decise di affiancare la ricorrenza con un giorno di festa religioso, chiamato Tutti i Santi.
Nell’800 Papa Gregorio IV fece coincidere la data della festa cristiana con quella pagana per diminuire ancor di più il peso dell’antico culto pre cristiano. Il giorno di Tutti i Santi cadeva quindi il 1° novembre, in coincidenza del giorno successivo alla notte delle calende d’inverno, ma anche questo non bastò a sradicare il culto antico e la Chiesa, nel X secolo, introdusse una nuova festa dedicata ai morti, che cadeva il 2 novembre. Durante i festeggiamenti del 2 novembre si accendevano grandi fuochi per ricordare le anime dei defunti come nella tradizione celtica.

Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’Occidente da Sisto IV, ma il culto antico, in special modo quello celtico, nonostante un lungo periodo di quasi totale dimenticanza, è sempre sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri.

Samain 2021

Accogliamo il mistero, per diventarne consapevoli e lasciamo che i sensi si tendano per percepire l’invisibile.

In questo giorno speciale i due luminari sono in aspetto di sestile.

Il Sole, emblema dell’io e del mondo manifesto, è nel misterioso Scorpione, simbolo dell’Aldilà.

La Luna, emblema dell’Anima e del mondo sommerso, è nella nobile Vergine, simbolo della ricerca della verità.

Il momento in cui il velo tra i mondi si squarcia, si inaugura con il Sole e la Luna che si guardano amichevolmente nel cielo. Innamorati come due adolescenti, sembrano indicarci la via da percorrere in questa invernale discesa negli Inferi.

Non si oppongono l’uno all’altra, ma si sorridono, dinamici, intensi e colorati. E, così facendo, permettendo di comprendere davvero, a chi saprà “vedere”, che la Luce e la Tenebra non sono nemiche, ma sono pronte a stimolarsi a vicenda, a rivitalizzarsi continuamente.

Tra questa Luna e questo Sole c’è magia, eccitazione e molta energia. Non manca neanche una dose di sottile e intelligente umorismo. E soprattutto, c’è amore. Un amore che può accelerare l’evoluzione e può condurre alla maturità.

Auguri per un felice, magico e proficuo Samain!

Samantha Fumagalli e Flavio Gandini

Storie di mistero e magia…

A Halloween regalati una storia thriller, ricca di mistero e magia!
Un romanzo che non è solo un thriller, ma anche una storia ricca di amicizia, amore e magia e che invita a riflettere sul senso della vita e della morte e sulle occasioni sprecate… Leggi tutto “Storie di mistero e magia…”