MODULARE è la parola chiave. Sì, perché non possiamo mettere a tacere del tutto un pianeta problematico, ma possiamo abbassargli il tono di voce, quando grida troppo forte, in modo da capire meglio ciò che ci vuol dire. Parallelamente possiamo amplificare il segnale positivo e benevolo di un pianeta ben posizionato nel Tema natale o che sta transitando in angolo armonico e protettivo.
Tutto questo è possibile intervenendo praticamente sulle Placche dei Pianeti. La procedura è semplice, l’effetto garantito. La mappa dei pianeti è a portata di mano e ogni operatore è in grado di intervenire su di essa. L’intento non è di modificare o addolcire il futuro, bensì accompagnare l’individuo verso una gestione consapevole degli eventi, permettendo di apprendere importanti lezioni che portano a cambiamenti esistenziali profondi. Infatti, quando la lezione di un pianeta “difficile” viene appresa, anche il suo peso nella nostra vita si trasforma e spesso è proprio quel pianeta a farci fare il salto evolutivo all’ottava superiore.
Questo aggiornamento è un’opportunità per ampliare la gamma di proposte per i vostri clienti con un argomento universalmente conosciuto, quale è l’astrologia, ma arricchito da una chiave unica: l’intervento attivo! L’AstroDermo è l’unico sistema di astrologia dinamica esistente che permette di interagire con gli influssi planetari di nascita (tema natale) e con quelli previsionali (transiti e rivoluzione solare).
INCONTRO IN PRESENZA
Il corso è riservato ai Dermoriflessologi e la partecipazione è aperta a tutti gli operatori associati.
Il sistema geocentrico è un modello
astronomico che pone la Terra al centro dell’Universo, con gli altri
corpi celesti che ruoterebbero attorno a essa.
Ci viene raccontato (e fatto studiare)
che questo fosse il modello delle civiltà antiche, ma la realtà è
ben diversa.
Ci sono, infatti, documenti che
attestano come già nella prima metà del III secolo a.C. Aristarco
di Samo avesse elaborato un primo modello del sistema eliocentrico,
rifacendosi a precedenti ancora studi dell’età pre-classica e di
Ermete Trismegisto.
La stessa astrologia, che anticamente
era anche astronomia, è fondata su un sistema eliocentrico fin dagli
albori
La teoria eliocentrica fu dunque
scartata per circa due millenni, in favore di quella geocentrica, e
venne infine riconosciuta dopo il 1600-1700 con molta difficoltà,
viste le numerose “polemiche” subite a questo proposito da
Niccolò Copernico (1473-1543), Galileo Galilei (1564-1642) e
Giovanni Keplero (1571-1630).
Il sistema copernicano, già “vecchio”
di quasi duemila anni, richiese un lungo secolo di contrasti, prima
che la “nuova fisica” e la religione fossero capaci di
accettarlo, grazie anche ai successivi studi di Isaac Newton (1687)
e, ancora dopo, nel 1750, di Alexis Clairault.
Fu nel 1757 che la Congregazione
dell’Indice ritirò il decreto che vietava tutti i libri che
insegnavano il movimento della Terra (anche se il Dialogo di Galileo
e un paio di altri libri continuavano a essere esplicitamente
inclusi) e soltanto nel 1820 la Congregazione del Sant’Uffizio
decretò il permesso di trattare il movimento della Terra come un
dato di fatto, rimuovendo ogni ostacolo per i cattolici.
Secondo l’ipotesi di Aristarco di Samo (III sec. a. C.) erano i
pianeti a compiere le loro rivoluzioni intorno al Sole
(eliocentrismo) e non intorno alla Terra (geocentrismo), modello
ripreso anche da Plutarco e Simplicio e citato nel mito della caverna
di Plutone, che poneva il Sole al centro, simbolo del Principio in
Ermete Trismegisto.
Il modello di Aristarco coincide poi con quello proposto da
Copernico 18 secoli dopo.
La scienza moderna ha quindi ripreso un
discorso rimasto misteriosamente in sospeso per millenni?
Con quale presunzione ci chiede, oggi,
fede cieca?
Con quale presunzione etichetta
l’astrologia come stupida superstizione?
Sappiamo tutti che il
moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole scandisce i cicli
stagionali e che il moto di rotazione determina l’alternarsi del
giorno e della notte, ma la funzione di quest’astro si spinge ben
oltre. Il flusso energetico solare, che penetra nella biosfera,
mantiene ogni forma di vita presente sulla terra e ne influenza la
vitalità. La sua luce, penetrando attraverso l’occhio umano, regola
l’orologio biologico interno, stabilendo i ritmi circadiani endogeni
e processi fisiologici come il sonno e la fame. La quantità di
irraggiamento solare, che raggiunge il suolo terrestre, svolge
un’azione significativa anche sulle malattie stagionali, tant’è che
nelle zone temperate degli emisferi nord e sud del mondo le influenze
si sviluppano nei periodi invernali e autunnali, mentre nella fascia
equatoriale sono sempre presenti, seppure con intensità ridotta. È
inoltre provato, empiricamente e scientificamente, che l’energia
solare influenza la nostra salute e il nostro umore.
Non è casuale, dunque,
che l’astrologia abbia da sempre attribuito un’importanza centrale a
quest’astro, tanto da conferirgli l’identificazione del nostro io
vitale e della nostra personalità manifesta. Come il Sole è, in
astronomia, al centro del nostro Sistema solare e con la sua forza
gravitazionale tiene legati i pianeti al loro corso, così il Sole
è, in astrologia, il centro di gravità della personalità umana e
costituisce il punto focale di coordinamento degli influssi di tutti
gli altri pianeti.
Il Sole corrisponde alla formazione dell’ego, alla sensazione di essere una persona distinta dalle altre e ci fornisce l’imprinting sull’interpretazione soggettiva del mondo e il focus organizzativo della capacità di scegliere e agire in modo positivo.
La Terra impiega un anno
a compiere un giro completo attorno al Sole e quindi l’astro
soggiorna circa un mese in ognuno dei dodici segni astrologici,
scandendo la nostra vita in un meraviglioso racconto, che parla di
stagioni, di fioriture e avvizzimenti, di lavori ed esperienze da
trasformare in insegnamenti, di dolcezze e rigori elargiti della
natura.
In maniera similare,
anche la Luna esercita un’azione non trascurabile sulla Terra. La
scienza ha ampiamente dimostrato che il nostro satellite influisce a
livello gravitazionale, dove è responsabile di causare vere e
proprie maree atmosferiche, che agiscono sia sugli oceani sia sulla
deformazione terrestre. Le fasi lunari, inoltre, influenzano la
vegetazione, i cicli riproduttivi e lo stato emotivo degli esseri
viventi. E, proprio in virtù delle sue caratteristiche, in
astrologia la Luna identifica la sensibilità emotiva.
La Luna è la
capacità di sentire e di rispondere emotivamente alla vita,
rappresenta l’anima, quel soffio vitale e incorporeo che sgorga
spontaneo dall’inconscio, si impressiona di fronte agli eventi,
risponde alla vita e si gode intensamente ogni singolo istante, sia
esso di entusiasmante amore o di terrificante paura.
Se il Sole-ego è l’unico
che può permetterci di plasmare il nostro mondo, è soltanto la
Luna-anima che può farci splendere gli occhi davanti a tutte le
manifestazioni del Creato, incluse le nostre e le
altrui creazioni.
L’umana
sensibilità è volubile e pronta a rispondere alla vita e la Luna,
infatti, in soli 28 giorni compie il giro completo dello Zodiaco,
sostando poco più di due giorni in ciascun segno.
A completare
l’interpretazione della Luna, in astrologia troviamo anche la Luna
Nera, che indica uno dei due fuochi dell’orbita lunare e viene
esaminata come se fosse un pianeta, anche se non corrisponde a un
vero corpo celeste. Si tratta, infatti, di un punto vuoto, che si
muove rispetto alla Terra seguendo la processione absidale
dell’orbita lunare, e che impiega quasi 9 anni a completare il giro
dello Zodiaco.
La Luna Nera affianca il
simbolismo lunare di anima con il suo significato di lato ombra,
ovvero quella parte dell’inconscio in cui troviamo le parti più
oscure e inquietanti della personalità, come le paure ancestrali, le
esperienze angosciose, gli impulsi di ribellione, gli istinti
repressi, le pulsioni profonde, la sensualità, la libertà
individuale. Insomma, tutti quegli aspetti che lo psichiatra Carl
Gustav Jung raccomandava di rendere coscienti per non soccombere alla
loro dirompente potenza.
Questo punto del cielo è
collegato in modo particolare alla femminilità istintiva, presente
in entrambe i sessi, seppure con espressioni differenti, e alle
pulsioni sessuali. È ciò che possiamo riportare all’archetipo
originario della Grande Madre ed è sostanzialmente un’immagine
interna, che non fa parte della sfera conscia, e per incontrarla
necessita di un viaggio interiore tra le pieghe segrete della nostra
psiche.
Come logica conseguenza
degli influssi del Sole e della Luna, scientificamente dimostrati,
dobbiamo dedurre che tutti i pianeti del nostro sistema solare
producano effetti sulla Terra e sui suoi abitanti, anche se la
scienza non si è ancora occupata di studiarli in maniera
approfondita, e che la Terra stessa influisca sullo stato d’essere
degli altri corpi celesti.
In astrologia, tali
effetti sugli uomini sono stati studiati da millenni, giungendo a
un’interpretazione che è stata suffragata da milioni e milioni di
conferme.
Ogni pianeta riveste
precise funzioni psichiche, che assumono colorazioni e inclinazioni
diverse a seconda della posizione del corpo celeste nel tema natale
individuale. Il segno zodiacale ci dice in quale modalità si esprime
una determinata funzione psichica, la casa ci mostra il suo settore
privilegiato, il suo campo d’azione, e gli aspetti ci raccontano le
alleanze, le frizioni e le opposizioni della nostra interiorità.
Vediamo, dunque, che
Mercurio influenza la nostra percezione, l’intelligenza, le
capacità di ascoltare, leggere, studiare e imparare, ma anche quelle
di comunicare, insegnare e scrivere.
Il dio alato del nostro
cielo interiore è curioso, veloce, furbo, ed è il fedele messaggero
del Sole-personalità, al quale deve riportare ogni informazione,
anche allo stato grezzo, senza preoccuparsi di null’altro.
Abbiamo, poi, Venere,
che individua l’affettività, la facoltà di creare relazioni emotive
durevoli e orienta il nostro senso estetico. La dea dell’amore e
della bellezza ci fa innamorare, ci fa commuovere davanti a un
paesaggio meraviglioso o di fronte a un’opera d’arte, ci indica la
strada dell’equilibrio, della serenità e della pace interiore.
Venere influenza la capacità di provare simpatia, empatia e di
stringere amicizie e alleanze diplomatiche.
Marte rappresenta
lo sviluppo della volontà, il coraggio, l’aggressività e
l’intraprendenza. Il dio della guerra influenza il nostro desiderio
di autodeterminazione, la nostra forza, la facoltà di provare
diffidenza e irritazione, di dire di no e, se necessario, di
scatenare tempeste. Può spingerci a essere crudeli ed egoisti, ma se
impariamo a cavalcare la sua dirompente energia, si dimostrerà un
eccellente alleato per la sopravvivenza.
I primi pianeti sono
piuttosto veloci a percorrere il giro dello Zodiaco, Mercurio e
Venere impiegano infatti un anno, sostando in ogni segno circa un
mese, mentre Marte ci mette due anni. Da qui in avanti, il moto dei
pianeti si fa più lento, andando a imprimere alle nostre vite
influenze più tenaci e durature: Giove completa il giro in 12 anni e
Saturno ne impiega 29.
Dopo
il pianeta rosso, incontriamo Giove, da tutti conosciuto come
il portatore di fortuna, anche se questa è soltanto una piccola
parte della sua funzione, perché Giove, in realtà, simboleggia la
fede nella vita, l’espansione della vitalità, il buon umore. E non è
a caso che, per rafforzare in noi questi istinti primari, Giove
elargisca la buona sorte. Il re degli dèi è un re buono, generoso,
simpatico, un dio che si adopera affinché non venga mai meno la
certezza che la vita meriti sempre di essere vissuta. Il rischio
celato in tanta entusiastica fiducia è quello di non riuscire a
vedere i pericoli del mondo e dare per scontata la fortuna. Serve
equilibrio per mettere a frutto i doni di questo pianeta.
Di
mettere alla prova la nostra fede, invece, se ne incarica Saturno,
ponendo sul nostro cammino prove e ostacoli da superare. Il titano
Crono, signore del tempo, ci insegna a sviluppare
l’autodisciplina, il rigore e la giustizia per indurci a dimostrare
di avere davvero fede nella realizzazione del nostro destino e poter
giungere a un autentico rispetto di noi stessi. Certo, può portare a
momenti di tristezza, può causare sofferenza e imporci cammini
solitari, ma il suo scopo è farci scoprire la nostra vera essenza e
spronarci a essere fedeli a noi stessi.
Dopo Saturno, entriamo
nel campo dei pianeti invisibili a occhio nudo: Urano, Nettuno e
Plutone. Questi tre corpi celesti, anche in virtù del tempo di
soggiorno in ogni segno zodiacale, influenzano maggiormente le
caratteristiche generazionali e le epoche storiche. Urano, infatti,
impiega 80 anni a fare un giro completo, sostando in un segno per
circa 6-7 anni, Nettuno ci mette 164 anni, soggiornando per circa 14
anni in ogni segno, e a Plutone servono addirittura 250 anni per
completare il suo percorso e circa 21 per uscire da un segno.
Ciò non toglie che i tre pianeti cosiddetti lenti abbiano un
influsso anche nella vita del singolo, sia per quanto concerne il
tema natale, sia per i transiti, ma spesso il loro insegnamento si
riesce a mettere a frutto soltanto grazie a un lavoro volontario di
autoanalisi su se stessi.
Urano
simboleggia lo sviluppo dell’individualità in un’ottica più di
ricerca della verità che non di mero egocentrismo o individualismo.
A tale scopo, stimola la capacità di mettere in discussione il
potere precostituito e di rendersi disponibili ai cambiamenti, anche
quelli capaci di rivoluzionare l’esistenza, nell’intento di camminare
la propria autentica missione di vita. In un tema individuale, il dio
del cielo rivela le propensioni a questi impulsi di natura psichica e
spirituale, che per essere rappresentati attivamente necessitano
dell’intervento consapevole del soggetto, altrimenti si limita a
segnalare gli ambiti nei quali saremo soggetti a scossoni o a subire
ribaltamenti di situazioni.
Nettuno
raffigura la coscienza e gli stati alterati di coscienza, la
fantasia, l’intuizione, il misticismo, il sentimento religioso e la
consapevolezza del divino in noi. Fornisce, inoltre, indicazioni
sull’uso o l’abuso di farmaci e droghe. Anche in questo caso, il dio
del mare può limitarsi a segnalare aspetti prevalentemente passivi,
come le reazioni automatiche, le circostanze in cui si rischia di
cadere vittima di illusioni o gli eventi, per lo più nebulosi, con i
quali ci si dovrà confrontare. Ma se si accoglie la sua chiamata,
può diventare un potente alleato per la creatività, perché Nettuno
sa fecondare la fantasia e l’immaginazione come nessun altro pianeta
sa fare e, da abile navigatore dei misteriosi territori
dell’irrazionale, può mostrarci come trascendere l’ego e individuare
un punto d’osservazione esterno a noi.
Per ultimo incontriamo
Plutone, simbolo di morte e rinascita, di trasformazione,
rigenerazione e potere. Per comprendere la funzione di questo pianeta
e la sua “promessa di potere”, dobbiamo imparare a conoscere i
suoi due volti: quello di Ade, temuto signore dell’Aldilà, emblema
della fine di tutte le cose e foriero del giorno del giudizio; e
quello di Plutone, dio della ricchezza, i cui beni sono direttamente
collegati alle risorse del sottosuolo e ai tesori racchiusi nelle
profondità del nostro inconscio.
Il messaggio di Plutone è sostanzialmente una provocazione. Con il suo implicito porci al cospetto dell’ineluttabilità della morte, rende evidente l’assurdità di ogni limitazione e ci sprona a sognare in grande. Spetta a noi il compito di rispondere, e possiamo farlo con pretese di vanagloria, soccombendo alle nostre stesse ossessioni, oppure possiamo accettare di scendere nelle profondità della nostra psiche per imparare a discernere la verità e realizzare senza remore il nostro vero destino.
Consulti
Tema natale (Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi del tema natale astrologico + 1 ora di consulto
Rivoluzione solare con transiti(Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi dei transiti e della rivoluzione solare + 1 ora di consulto
AstroDermo(Samantha Fumagalli + Flavio Gandini) Breve
relazione scritta sulla dinamica planetaria e psicologica da affrontare
(previo colloquio) + 1 ora e 1/2 di sessione di Dermoriflessologia,
mirata sui punti cutanei relativi ai pianeti
L’astrologia ha sempre
esercitato un fascino speciale sull’umanità e, da oltre cinquemila
anni, ha chiamato a sé le più grandi civiltà del passato, le menti
più brillanti, gli studiosi più geniali. Si pensi alla civiltà
babilonese, a quella egizia o indiana e naturalmente quelle a noi più
prossime come la greca e la romana, senza dimenticare che anche i
Cinesi e i Maya hanno guardato al cielo per leggervi i segni del
destino, elaborando discipline che, seppur simbolicamente diverse
dalla nostra, ne condividono i criteri e i principi.
Nell’ambito del singolo
possiamo ricordare personaggi del calibro di Tolomeo, Pitagora,
Talete, Galilei, Keplero, Paracelso, Ermete Trismegisto, San Tommaso
D’Aquino, Bacone, Sant’Agostino, il Parmigianino, Cagliostro,
Giordano Bruno, Newton, Campanella e molti altri.
Quest’arte antica
richiede passione, studio, apertura mentale, logica e intuizione.
Nei lunghi anni di
studio, mi ha mostrato di essere ben più di un sistema previsionale.
Grazie a questa scienza
possiamo:
mettere in atto una profonda analisi psicologica auto-conoscitiva,
comprendere il cammino che la nostra anima ha deciso di intraprendere,
vedere le dinamiche interiori da affrontare,
scoprire i nostri talenti e i nodi karmici da sciogliere,
prepararci alle sfide da affrontare anno per anno.
Quanti segreti ci mostrano le stelle! …e non mi stanco mai di addentrarmi nei prodigiosi meandri di un tema natale, scoprire gli straordinari poteri conferiti all’Anima… i talenti di cui è dotata… il cammino che si è prefissata…
È magia. Magia allo stato puro!
Samantha Fumagalli
Consulti
Tema natale (Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi del tema natale astrologico + 1 ora di consulto
Rivoluzione solare con transiti(Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi dei transiti e della rivoluzione solare + 1 ora di consulto
AstroDermo(Samantha Fumagalli + Flavio Gandini) Breve relazione scritta sulla dinamica planetaria e psicologica da affrontare (previo colloquio) + 1 ora e 1/2 di sessione di Dermoriflessologia, mirata sui punti cutanei relativi ai pianeti
Da miliardi di anni, gli astri del Sistema Solare creano una melodia cosmica unica, gravitando attorno al nucleo centrale del Sole, in una relazione reciproca di cui ancora molto rimane da scoprire sotto il profilo scientifico. Da migliaia di anni, però, l’astrologia ha osservato come la voce di ogni singolo corpo celeste influenzi la personalità, la psiche e la vita di ogni abitante della Terra. Gli astri disegnano la nostra personalità, l’anima, l’intelligenza, la fantasia, la volontà, l’amore, la socialità. Ognuno di essi ci regala talenti e ci propone sfide da affrontare e, in un moto incessante, ci stimola a evolvere, a sviluppare il nostro potenziale e a interpretare al meglio la nostra missione di vita. Possiamo ascoltarli o ignorarli, ma loro canteranno lo stesso.
Un libro (disponibile anche in ebook) leggero e introduttivo per un argomento sul quale si potrebbe scrivere migliaia di pagine, e infatti sono state scritte, ma che resta ancora oggetto di tanti pregiudizi…
Disponibile in tutti gli store online e ordinabile presso la propria libreria di fiducia (con il codice ISBN 9791221311174)
Il nuovo libro di Samantha Fumagalli, con le previsioni astrologiche per la primavera 2022 è disponibile in ANTEPRIMA ASSOLUTA sullo store StreetLib.
Primavera 2022 – La danza degli astri
È noto fin dall’antichità che il moto dei pianeti influisce sulla vita del singolo e sugli equilibri mondiali. Decifrare il linguaggio degli astri è un po’ come scorgere un barlume del disegno di Dio e, in questo breve saggio, troviamo un’attenta analisi del cielo, eretto durante l’equinozio di primavera 2022, con le previsioni su scala nazionale e internazionale. La lettura dei transiti più rapidi si concentra sulla stagione primaverile, ma una parte del libro riguarda inevitabilmente l’intero anno, in quanto entrano in gioco anche i soggiorni dei pianeti lenti. Gli astri influenzano la scena mondiale e la nostra vita, ma, come ci ricorda l’autrice, non sono una sentenza inappellabile. Sono piuttosto un concerto trasmesso in filodiffusione su tutta la terra. Ne saremo condizionati? Sicuramente sì. Ma se sapremo utilizzare i preziosi spunti del libro, ognuno di noi, su quelle note, potrà ballare la propria danza.
Per ora disponibile soltanto in ebook a € 2,99 su StoreStreetLib
L’estate ci saluta con un temporale gentile e lascia il posto all’autunno. Entriamo, così, nel segno della Bilancia.
Più che parlare delle persone nate in questo segno, mi piacerebbe raccontare ciò che questo periodo dell’anno, retto appunto dal segno della Bilancia, suggerisce a tutti noi, senza eccezione, se soltanto volessimo prestare l’orecchio ai suoi sussurri…
Cogliere l’effimera essenza dei questo momento è la chiave per capire i compiti che ci suggerisce la Bilancia: accettare, comprendere, scegliere.
ACCETTARE la coesistenza di luce e ombra.
COMPRENDERE la necessità di due forze antagoniste e complementari.
IMPARARE a scegliere.
Esperienze e conquiste che tutti noi dobbiamo compiere, e attraverso le quali la Bilancia ci guida con la sua saggezza.
Nel cerchio dello Zodiaco, questo è il primo segno che deve confrontarsi con l’arrivo dell’oscurità e con la dimensione degli altri. Con l’arrivo della stagione autunnale, si crea un primo contatto con le tenebre e le domande sorgono spontanee: perché? A cosa servono? E come comportarsi di conseguenza? La Bilancia oscilla… Se esistono luce e tenebre, vuol dire che c’è alternanza e quindi polarità. Esisto io, ma anche l’altro. Esiste il chiaro, ma anche lo scuro. Esiste l’espansione, ma anche la contrazione. E, se esistono due opzioni, esiste anche la possibilità di scelta. Elementare, no? Il motto della Bilancia è proprio questo: “io scelgo”. Ma la scelta implica l’elemento del dubbio e quindi non è più tempo per dividere istintivamente il mondo in bene o male, amico o nemico. Adesso è necessario capire le motivazioni di entrambi, per valutare e scegliere consapevolmente.
La dialettica tra i segni nasce proprio qui: nella prima opposizione dello Zodiaco, tra Ariete e Bilancia. Tra la folgorante ascesa arietina verso l’estate e l’implacabile discesa bilancina verso l’inverno. Tra la rovente esaltazione del Sole e la fredda esaltazione di Saturno. Tra il trionfo della vitalità e il dominio dell’intelligenza. Un’intelligenza che non ha nulla a che vedere con la velocità, la versatilità e la curiosità mercuriale, bensì si incentra sulla ragione saturnina. In questa stagione, non si può più dare nulla per scontato e non si possono accettare affermazioni indiscutibili. Per capire l’antagonismo dei cicli della creazione, occorre la Ragione. Attenzione, però, non sti parlando della sterile razionalità, ma della Ragione, puro elemento di carattere spirituale.
Occorre, dunque, sondare le dinamiche del Creato, entrare nel mondo degli “altri” e ascoltarne le ragioni, prima di poter esprimere un giudizio. La Bilancia, ci insegna a soppesare per comprendere e, soltanto in un secondo tempo, decidere. Per sopravvivere all’inverno, bisogna saper scegliere. Scegliere con chi unire le forze, scegliere quali semi tenere e quali scartare per le prossime stagioni, scegliere cosa dovrà vivere e cosa morire. A tale scopo, la Bilancia eredita i criteri utilitaristici della Vergine e li espande a un livello superiore, aggiungendo criteri estetici. Il modello della Vergine prevede la conservazione dell’utile, affinché il corpo sopravviva, il modello della Bilancia contempla anche la conservazione del bello, affinché l’Anima e la Speranza abbiano nutrimento. La Vergine ci mostra la strada verso il perfezionamento, la Bilancia verso l’equilibrio.
E infatti, in questi giorni, la forza vitale cede il passo a considerazioni più pacate. Come primo elemento, vediamo sorgere il dubbio, senza il quale non potrebbe nascere il desiderio di ascoltare le argomentazioni delle parti in causa.In un secondo momento, si fa largo la valutazione dei pro e dei contro, per giungere poi all’elaborazione di principi etici e al rispetto di diritti di equità per tutti.
Equilibrio, armonia e riconciliazione degli opposti sono le parole chiave di questa fase, in cui bisogna COMPRENDERE profondamente che non c’è luce senza tenebra e non c’é tenebra senza luce.
La Bilancia ci invita, così, ad accogliere in noi la legge della creazione, perché questa è la vita e non ha senso ribellarsi. La sfida è riuscire nell’intento con mente e cuore sereni. Perché, ammettiamolo, non è facile mantenere la calma, mentre i piatti della bilancia ondeggiano sotto il peso di due forze alterne.
Ecco allora presentarsi l’importante trasformazione della coscienza a cui questo periodo, posto sotto l’egida della Bilancia, ci instrada: il raggiungimento di un’intoccabile armonia interiore. Mentre impariamo che luce e buio, gioia e tristezza, caldo e freddo, si alternano naturalmente, comprendiamo anche che il punto d’arrivo è raggiungere la calma, l’accettazione serena.
Più facile a dirsi che a farsi, mi direte… 😄 Eppure la Bilancia ci mostra che TOLLERARE IL PARADOSSO È POSSIBILE. Accettare persone opposte, filosofie opposte, alternative opposte è possibile.
Tutte giuste, nessuna giusta.
Certo, si tratta di un’operazione delicata, e il rischio è quello di rimanere in stallo. Se tutte le parti hanno diritto di esistenza, se nessuna parte ha ragione in assoluto, allora com’è possibile operare una scelta? Perché, ricordiamolo, la scelta di uno esclude l’altro. E qui vediamo all’opera l’ultimo grande INSEGNAMENTO delle energie incanalate nella simbologia della Bilancia: NESSUNA SCELTA E NESSUN PERCORSO SONO ASSOLUTAMENTE CORRETTI.
L’UNICA POSSIBILITÀ È ACCETTARE LA VITA E L’ERRORE. CORRERE IL RISCHIO E… SALTARE!
Perché senza scelta e senza responsabilità, la vita non è altro che una lunga attesa, che si dispiega pigra e indolente nello sterile Nulla…
Buona Vita! Con l’augurio che sappiate accettare le sfide che la Bilancia ci sta lanciando!
Il Solstizio d’Inverno è iniziato con un aspetto planetario degno di nota, che desta esaltanti aspettative. Non vorrei raffreddare gli entusiasmi, ma occorre precisare alcuni aspetti basilari.
Primo fra tutti, gli eventi celesti
indicano le forze in gioco, ma sta a noi giocare, quindi non
aspettiamoci la salvezza che piove dall’alto e l’approdo in un ideale
paradiso terrestre, ma rendiamoci consapevoli dello scenario globale
e operiamo nell’individuale per usare al meglio le funzioni
planetarie e le energie in movimento.
Secondariamente, l’attuale quadro
astrale prospetta situazioni complesse e contraddittorie, quindi
alcune auspicabili e altre un po’ meno, che si propagheranno per
diversi anni, quindi sarebbe opportuno iniziare a costruire un
cambiamento progressivo e soprattutto volontario, piuttosto che
illudersi di assistere all’illuminazione globale delle coscienze.
Ciò premesso, passo a raccontare brevemente il significato della congiunzione Giove-Saturno in Acquario.
La Grande Congiunzione si verifica all’incirca ogni vent’anni, dando avvio a un grande trigono celeste in evoluzione nel tempo. Nel 2040, infatti, Giove e Saturno si congiungeranno di nuovo in Bilancia, nel 2060 in Gemelli, in Acquario nel 2080 e ancora in Bilancia nel 2100. A questo proposito, è interessante sottolineare che, dopo una serie di congiunzioni in segni di Terra (con l’eccezione del 1980-81 in Bilancia), da quest’anno si apre una lunga serie di Grandi Congiunzioni in segni d’Aria. È pur vero che l’attuale incontro celeste tra i due grandi pianeti dell’astrologia tradizionale è avvenuto prima in Capricorno, quasi a voler raccogliere l’eredità del precedente transito (avvenuto nel 1961) prima di fare il trionfale ingresso in Acquario.
A scopo di cronaca, ricordo le
precedenti Grandi Congiunzioni avvenute: nel 1901 in Capricorno, in
Vergine e parzialmente in Bilancia nel 1920, in Toro nel 1940, in
Capricorno nel 1961, in Bilancia nel 1980-81 e in Toro nel 2000.
Ho riportato i punti di riferimenti
delle congiunzioni passate, perché può aiutare a farsi un’idea
della loro importanza storica a livello mondiale. E sempre in
quest’ottica, voglio ricordare che una simile congiunzione avvenne
anche nel Medioevo, durante la grande peste. Il 20 marzo del 1345,
infatti, Saturno, Giove e Marte si incontrarono in Acquario, portando
morte, devastazione e spopolamento attraverso la peste nera
(curiosamente arrivata dalla Cina).
E ora vediamo le forze in gioco in
questo periodo storico.
La congiunzione di questi due Pianeti è
una congiunzione potente, che estende il suo influsso in maniera
vasta e abbastanza persistente.
Jung, osservandola da una prospettiva alchemica, la vedeva come l’unione degli opposti e quindi capace di offrire l’opportunità di integrare il “male” piuttosto che reprimerlo.
Questa visione è sicuramente calzante,
ma non esaustiva, almeno in base al mio parere personale, perché
Giove e Saturno non hanno soltanto valenze in antitesi e, se uniscono
le loro forse sul piano materiale, possono generare una smania di
potere difficile da stemperare. Questa congiunzione, infatti, tende a
suggerire il concetto che la durata e la sicurezza della vita sono
garantite dalle cose materiali e dal possesso. Il godimento immediato
di Giove viene ristretto a vantaggio della tendenza parsimoniosa di
Saturno e, insieme, i due invitano all’accumulo.
In un periodo di ristrettezza economica, iniziato già da due anni con l’ingresso di Saturno in Capricorno, la propensione al risparmio viene rafforzata e può addirittura sfociare in una smania di divorare tutto sul piano materiale e anche su quello morale. Anche perché la visione ascetica di Saturno si permea del materialismo di Giove, portando la maggioranza delle persone a percepire fortemente il senso di penuria e a sviluppare, di conseguenza, un maggiore attaccamento ai beni materiali.
Questo vale su scala generale, ma sotto
un profilo personale alcuni possono tradurre questi impulsi verso una
gestione oculata delle risorse materiali, volta a spostare
l’importanza verso la purezza dello spirito.
Come già accennato, l’unione di questi
due corpi celesti parla anche di una forte pressione, esercitato dai
poteri ufficiali, a discapito delle masse. Di contro, però,
corrobora nei singoli la forza di volontà e la determinazione a
fronteggiare le avversità e a voler decidere autonomamente, sfidando
il potere riconosciuto.
In questo scenario l’ottimismo è un
po’ spento, non tanto da una visione pessimistica della vita, quanto
da una visione realistica. E qui si apre uno dei fattori più
interessanti, e forse anche positivi, di questo sodalizio celeste: il
delinearsi della consapevolezza che bisogna costruire attivamente la
propria fortuna piuttosto che aspettare improbabili aiuti
dall’esterno o dal fato.
La Grande Congiunzione è in Acquario, segno corrosivo della solarità. Qui vediamo in atto due tendenze: una è il crollo della vitalità, della giocosità, del senso di immortalità e di sicurezza in sé, ben rappresentati nella paura della morte e nell’incertezza dilaganti durante l’epidemia; l’altra è il crollo della convinzione da parte degli uomini di poter dominare il pianeta e gli eventi esterni.
È ancora il segno dell’Acquario a
suggerire la nascita di nuove idee, di un mutamento teso a sovvertire
l’ordine esistente in un’ottica evolutiva. Ma occorre prudenza
nell’interpretare troppo entusiasticamente il concetto di evoluzione,
perché qui si tratta proprio di smantellare i riferimenti storici e
familiari per inventare un futuro nuovo. Gli ascendenti perdono
importanza, e non per una carica di aggressività e riscatto, come
nelle generazioni passate, ma per un reale senso di indifferenza.
Questo apre due scenari possibili.
Da un lato, un’autentica liberazione
dalle catene del passato, che può sfociare, spiritualmente,
nell’abbandono di vincoli, abitudini pesanti e vecchi schemi.
Dall’altro, una più banale
insofferenza verso i legami, lo sprezzo degli avi, delle tradizioni,
degli insegnamenti del passato, per proiettarsi nel nuovo,
nell’iper-tecnologico, nell’ingegneria genetica (che si contrappone
all’ereditarietà generica).
Con ogni probabilità, le due opzioni
si verificano entrambe, a seconda del singolo individuo, e la
corrente dominante dipende dalla maggioranza.
Quasi certo, con questa configurazione
planetaria, assistere, su scala globale, a un duro colpo alla
genetica in senso lato. Inoltre, a fronte di un inevitabile calo
delle nascite in senso tradizionale, si assiste a una forma di
riproduzione “diversa”.
In questo periodo, gli esponenti del
potere politico ed economico sono propensi agli abusi, alle
restrizioni, all’unidirezionalità, alla menzogna, alla negazione
dell’evidenza, ma hanno dalla loro la capacità di affascinare le
masse per nascondere la loro malafede. Capaci di eludere lo scontro
diretto, fanno emerge una diplomazia che mira a ottenere ciò che
vuole senza dare spiegazioni; una diplomazia che nulla a che vedere
con la democrazia, ma piuttosto con la falsità e l’opportunismo.
C’è il forte rischio che le promesse
nate in questo periodo siano altamente inaffidabili.
La simbologia di giustizia è una
vittima illustre di questa posizione, e ciò che era giusto ieri non
sarà più giusto oggi e domani. Mancano principi etici, abbondano
principi di opportunismo e fanatismo.
Sul versante della popolazione, la
maggioranza soffre di disturbi psicosomatici e molti individui
possono sperimentare crisi di identità e incapacità di lottare,
perché non riescono a focalizzare un obbiettivo per cui farlo, non
riuscendo a individuare se stessi.
Altri individui, però, hanno
l’occasione di sfruttare le circostanze per una nuova conquista di
equilibrio e pace interiore, dati da un uso parsimonioso delle
proprie energie. La rinuncia di beni consumistici è volta a favore
di una maggior serenità e valori più elevati, oltre a permettere la
vittoria sulle proprie passioni.
Come sempre, le forze in campo sono
messe a disposizione del singolo che può decidere se tranne il
massimo beneficio o lasciarsi trascinare passivamente dagli eventi.
Facciamo un buon uso della mano di
carte fornita dagli Astri!