Fato, destino, volontà, talenti

Qual è la differenza tra fato e destino?
Come il fato e il destino guidano o meno la nostra vita e la nostra volontà?
Qual è la chiave che apre lo scrigno dei nostri talenti?
E come si relazionano i talenti individuali con il destino e il fato?

Se almeno una volta nella vita vi siete posti una di queste domande (o anche tutte), allora vi interesserà la puntata in diretta in cui Flavio Gandini è ospite di Le ali del brujo con Francesco Polimeni e Alessia Susani.

https://www.youtube.com/live/LFn6JjNyCWQ?si=0hZu8H04TGLnarAu

Accademia di Dermoriflessologia 2023

ACCADEMIA DI DERMORIFLESSOLOGIA 2023
a Boffalora d’Adda (Lodi)
Iscrizioni fino al 10 aprile 2023
Primo week-end 29-30 aprile 2023

Programma dell’Accademia di Dermoriflessologia

L’Accademia di Dermoriflessologia® – Corso di Formazione per Dermoriflessologi è strutturato in 8 moduli formativi di 20 ore accademiche ciascuno, suddivisi in 8 week-end, per un totale di 160 ore frontali più 200 ore di studio individuale del materiale didattico e 200 ore di pratica.
La frequenza è obbligatoria. È ammesso un massimo del 15% di assenze sul monte ore totale.
Sono previsti 3 esami:
(con votazione espressa in trentesimi)

1 esame scritto al termine dei primi 5 moduli formativi;
1 esame scritto al termine degli 8 moduli formativi;
1 esame teorico e pratico.

Al termine del ciclo di formazione, e dopo il superamento degli esami, viene consegnato l’Attestato professionale che abilita il Dermoriflessologo a operare attraverso sessioni individuali.

Sono previsti, in seguito, moduli di aggiornamento (facoltativi) e moduli per l’abilitazione a condurre sessioni di gruppo (facoltativi).

Primo modulo – un week-end – 20 ore accademiche
L’interpretazione psicosomatica del malessere
1) La costituzione quadripartita dell’uomo (fisico, eterico, astrale, causale)
2) Analisi delle manifestazioni (fisica, vitale, psichica, spirituale)
3) Percezione, registrazione ed elaborazione degli eventi (soggettività; doppio archivio mnemonico; reazioni)
4) Informazioni assimilate senza il consenso della coscienza (condizionamenti familiari, sociali, religiosi; il non detto; memoria cellulare e trasmissione genetica; le vite precedenti; simboli archetipici; ricorrenze e anniversari)
5) Tempo e spazio secondo una prospettiva quantistica (il Viaggiatore nella Storia; l’Osservatore dell’Infinito; sintonizzazione delle frequenze energetiche)
6) Il concetto metafisico di somatizzazione (il dolore; il ritorno somato-psichico; la concezione dermoriflessologica; istinto di sopravvivenza, adattamento e miglioramento; ricerca dell’Identità; la Triplice Corrispondenza dermoriflessologica; cause ed effetti)
7) Laboratorio

Secondo modulo – un week-end – 20 ore accademiche
Il passaggio da malessere a benessere
1) Malessere: tipologie di intervento
2) La Dermoriflessologia e la Triplice Corrispondenza
3) Le Catene Lineari Primarie (mappa cutanea; corrispondenze psicofisiche; Legge di Complementarietà)
4) Equilibri dinamici nell’esistenza (Bilance organiche ed emozionali; meccanismi di compensazione e autoguarigione; eventi traumatici e condizioni di vita inadatte; procedura di individuazione dei disequilibri)
5) Interventi risolutivi (compensare i disequilibri; metodologia d’intervento; riscoperta del benessere
6) Stati di coscienza ed emissione di onde cerebrali (stimolazione delle aree riflessogene per i quattro livelli costitutivi; il nutrimento energetico per i quattro livelli costitutivi)
7) Corrispondenza fisica con il massaggio
8) Laboratorio

Terzo modulo – un week-end – 20 ore accademiche
Le immagini simboliche che offrono la possibilità di dialogare con l’inconscio
1) Come e quando la Dermoriflessolgia agevola il dialogo con l’inconscio
2) Polarizzazione in stato di veglia: sensazioni, intuizioni, immagini che affiorano durante una seduta
3) Polarizzazione onirica: sensazioni, intuizioni, immagini che affiorano durante una seduta
4) Simbolismi soggettivi e simbolismi universali
5) Laboratorio

Quarto modulo – un week-end – 20 ore accademiche
Approfondimento della tecnica di analisi e intervento
1) Le Catene Lineari Secondarie (organi, sentimenti, mappa cutanea; operazioni di riequilibrio)
2) L’evento perturbante per la sfera emozionale (disequilibrio e antagonismi; metabolizzazione; cronicizzazione)
3) Ripercussioni fisiche e somatizzazione, ricerca della causa scatenante
4) L’occultamento delle prove (interventi del subconscio; fase acuta; fase cronica; fase degenerativa; regressione anamnestica)
5) Le Placche cutanee (struttura metafisica di una Placca; contenuti mnestici di una Placca; ricerca della posizione di una Placca ed elementi attivatori; ripercussioni di conferma; stimolazione di una Placca; effetti postumi)
6) Utilizzo delle Placche (Fabbrica dei Sentimenti; carica, stabilizzazione e congelamento temporaneo di una Placca; effetto della stimolazione sull’energia vitale; tempistica di trattamento e di elaborazione; meccanismi di autoprotezione; mantenimento degli effetti)
7) Onde di forma, le spirali metalliche; altri interventi vibrazionali
8) Laboratorio

Quinto modulo – un week-end – 20 ore accademiche
La via del benessere naturale
1) La costituzione individuale dell’uomo (conformazione di nascita; Termometro dei sentimenti; attitudini e aree di debolezza)
2) Piacere e naturalezza come indicatori del percorso individuale (visione eroica nella prima infanzia; dirottamenti sociali; ritorno all’origine; inconscio e ombra)
3) L’ausilio dei sogni (polarizzazione onirica)
4) Le Placche dei sentimenti secondari
5) Potenziamento della percezione sensoriale astrale e, di riflesso, eterica e fisica (i cinque sensi)
6) Riesame del vissuto (regressione progressiva per epoche; l’albero genealogico; legami emozionali tra eventi differenti; rielaborazione cosciente e rielaborazione inconscia; rimozione automatica e altri meccanismi di protezione)
7) Operatore o consigliere? (etica e compiti dell’operatore; spostamento del centro di osservazione; comprensione e procedimento attivo)
8) Un utile strumento supplementare (Placca che aumenta la sensibilità delle altre Placche)
9) Laboratorio

Sesto modulo – un week-end – 20 ore accademiche
La Riflessologia della Memoria
1) La Memoria in archiviazione cronologica (mappa cutanea degli anni; coautori nella scrittura delle memorie; cronorischio e viaggi nel futuro; il Libro della Vita)
2) La scelta della Placca iniziale (il tempo reale; la scelta cosciente; la scelta riflessologica; la scelta analitica)
3) Collegamenti emozionali tra epoche differenti (emersione di ricordi spontanei; sogni e spostamento temporale; dermografie; la Dinamica del Ricordo come tecnica gestionale)
4) Regressione: i cicli eroici della vita (eroe innocente; eroe orfano; eroe guerriero; eroe amante; eroe cercatore; eroe saggio; eroe folle; eroe alchimista)
5) L’elaborazione delle epoche eroiche e Placche dermoriflessologiche
6) Casi particolari (nascita; gestazione; bambini; gemelli; forme di risonanza)
7) La soluzione finale (Placche dell’albero genealogico)
8) Laboratorio

Settimo modulo – un week-end – 20 ore accademiche
L’interpretazione dei sogni, delle visioni e delle illuminazioni
1) La Dermoriflessologia dei Sogni (importanza dei sogni; coscienza di veglia e coscienza di sogno; continuità di coscienza)
2) Tipologie principali di sogno (fisico; mentale; astrale; lucido; corrispondenza con i quattro corpi)
3) Tematiche oniriche (sogno personale, collettivo, ricorrente, progressivo, istruttivo, richiesta d’aiuto; premonitore)
4) Interpretazione dei sogni (svolgimento drammatico; condensazione e trasfigurazione; contrapposizione; significato soggettivo e collettivo dei simboli)
5) Simboli dei sogni (personali; archetipi; mitologici; le fiabe; popolari; religiosi; storici)
6) Personaggi simbolici (Anima e l’Animus; Ombra; Bambino; Eroi; Spiriti Guida e Angeli; Animali Guida e Animali Totem)
7) Elementi naturali (i quattro elementi; principio femminile e principio maschile; numeri; animali; parti del corpo; ambienti)
8) Laboratorio

Ottavo modulo – un week-end – 20 ore accademiche
Pratica intensiva
Laboratorio (conduzione di una seduta individuale; perfezionamento e valutazione della tecnica appresa; valutazione della preparazione e delle attitudini; indicazioni per l’approccio Dermoriflessolgo-Cliente; elementi di normativa per la pratica della professione)

Dermoriflessologia: i circuiti energetici

Possiamo paragonare le Linee dermoriflessologiche a circuiti di energia che scorrono nel nostro corpo. Quando i circuiti sono liberi, lo scorrere è equilibrato, continuo, armonico; quando i circuiti si intasano, il flusso si blocca o scorre in maniera discontinua o disarmonica.

Una Linea si può definire libera quando non manifesta ipersensibilità, perciò sia l’organo sia il sentimento lavorano in maniera equilibrata.

Se il flusso è ostacolato, la Linea diviene più sensibile, segnalando quelli che possiamo chiamare “blocco energetico” o “buco energetico”.

Nel primo caso, si tratta solitamente di un ristagno di energia conseguente a traumi, paure, costrizioni, resistenze, difficoltà di adattarsi o di riuscire a trasformare una situazione che crea disagio e fa soffrire.

Nel secondo caso, si tratta soprattutto di un vuoto di energia dovuto a shock intensi, rapporti interpersonali caratterizzati da dipendenze o vampirismo psichico, lavori stressanti protratti nel tempo, preoccupazioni e stati ansiosi logoranti.

Al di là di questa schematica classificazione, per forze di cose riduttiva, il risultato si traduce in uno stato di non equilibrio che genera malessere. Se riscontriamo ipersensibilità a carico di una Linea, sappiamo che il flusso dell’energia è discontinuo e che il sentimento e l’organo fisico corrispondenti stanno lavorando in maniera anomala, creando ristagni di energia (concentrazioni di forze non bene utilizzate) o scaricando la vitalità (mancanza di forze).

Questo stato non deve necessariamente far allarmare, perché può prodursi in modo passeggero, allorché certe funzioni (psicologiche, spirituali o organiche) devono svolgere, per un tempo limitato, un lavoro superiore alla norma.

Con la Dermoriflessologia possiamo agevolare il ritorno a uno stato armonico, sia nei casi transitori sia in quelli che perdurano da tempo.

AstroDermo, grazie a tutti!

Talmente tanto l’entusiasmo di stare insieme e condividere che ieri mi sono dimenticata di scattare anche una sola foto.
Poi mi sono detta “Forse è meglio così… è un giorno senza tempo, impossibile da immortalare”.
E allora, per ringraziare tutti della meravigliosa giornata, dinamica e statica, eterna e fugace, in continua trasformazione e ricca di armonia… cosa c’è di meglio dell’Araba fenice?

Grazie di cuore!

Buon viaggio a tutti noi!
Samantha e Flavio

Da Calligaris alla Dermoriflessologia

Giuseppe Calligaris è stato l’uomo che ha sollevato il fitto velo che celava le rappresentazioni fisiche dello spirito e dalle percezioni sensoriali dell’anima. Egli ha scoperto nella pelle dell’uomo l’organo di confine tra il corpo fisico e i corpi sottili, tra il mondo materiale e i mondi metafisici. E la pelle gli ha confidato molti segreti, consentendogli di individuare su di essa particolarissimi canali energetici utili per la cura dell’uomo e per la scoperta delle sue facoltà latenti.
Calligaris, grazie alla sua intuizione e a un’incredibile dedizione, ha dato origine a una conoscenza stupenda, che merita di proseguire. Conoscenza che finalmente ha trovato nella Dermoriflessologia® (Gandini – Fumagalli) la giusta strada per allargare i propri orizzonti.

È per inquadrare più precisamente le circostanze nelle quali le principali scoperte sono state fatte che abbiamo ritenuto fondamentale riprendere, anche se sommariamente, la biografia di quest’uomo straordinario, soffermandoci in modo particolare sulle tappe che hanno segnato i punti cruciali lungo il tracciato del percorso di conoscenza.

Nato nel 1876 a Forni di Sotto, in provincia di Udine, Calligaris era figlio del medico condotto della zona.
Più per vocazione che per rispettare una tradizione familiare, decise di seguire le orme paterne. Infatti, già la lettura del suo primissimo lavoro, la tesi di laurea intitolata Il Pensiero che Guarisce, ci può chiarire quanto la sua mente fosse aperta e il suo pensiero proiettato verso la ricerca di una conoscenza ben più vasta del patrimonio della medicina scientifica dell’epoca.
Egli cercò di comprendere quello che nemmeno oggi la scienza medica sa spiegare; vide ciò che ancora oggi in pochi riescono a vedere.
Era il 1901 quando espresse la convinzione dell’esistenza di uno strettissimo collegamento tra corpo e psiche. I dati esposti nella tesi Il Pensiero che Guarisce provenivano dagli scritti di numerosi autori della fine del XIX secolo, ma l’analisi si rivela comunque supportata da convinzioni personali e la ricerca, ampia e ben strutturata, permette di prevedere un futuro brillante nel campo della ricerca, per il giovane laureando.
In effetti, non appena portati a termine gli studi, il giovane medico venne chiamato a Roma dal già noto professor Mingazzini per ricoprire la carica di assistente universitario.
Docente dal 1903, poi segretario del Congresso nazionale della Società di Neurologia, in seguito autore di numerosi articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche, Calligaris riuscì ad aprire, con l’aiuto del padre, una clinica in provincia di Udine.
Intanto, però, la Grande Guerra si avvicinava e con essa la chiamata alle armi.
Dall’esperienza vissuta come medico militare nacque il primo libro, un diario analitico contenente una rassegna di esperienze belliche vissute da un uomo poco propenso ad accettare passivamente i traumi che il conflitto provocava. Mentre la guerra proseguiva, un’altra tragedia colpì Calligaris: gli austriaci, nella loro avanzata, occuparono la Clinica e la vuotarono di tutti gli scritti che raccoglievano i dati ricavati durante il primo decennio di lavoro. Calligaris, addolorato, ma non prostrato riprese con maggior vigore il lavoro.
L’unico risultato positivo, esaminando la situazione dal nostro punto di vista di posteri, consiste nella sopravvivenza della materia nei Paesi di lingua tedesca che ancora oggi conoscono il nome del nostro connazionale e ne portano avanti alcune teorie.
Il periodo tra la prima e la seconda Guerra Mondiale fu estremamente produttivo per gli studi, infatti verso la metà degli anni Venti, partendo da un tema affidatogli come argomento di ricerca dall’Istituto di Neurologia dell’Università di Roma, Calligaris approdò a una delle più stupefacenti scoperte sull’essere umano.
Il problema, che reclamava una soluzione, consisteva nel trovare la correlazione tra la presenza di zone del corpo dotate di minore o maggiore sensibilità cutanea rispetto alla norma, e i danni alla corteccia cerebrale conseguenti a traumi o malattie. Non essendo evidente alcun collegamento neurologico diretto tra le parti interessate, la medicina ufficiale chiedeva di rintracciare il nesso logico tra cause ed effetti. La risposta, forse, non fu precisamente chiarificatrice per la questione in oggetto, ma i risultati vennero giudicati talmente importanti da condurre l’Autore a presentare una relazione nell’ambito di un Congresso nazionale.
Il testo Le Catene Lineari del Corpo e dello Spirito, pubblicato nel 1928, riporta tutti i risultati che precedentemente erano stati enunciati in congresso e rappresenta il punto d’inizio di una letteratura sconvolgente per i suoi contenuti innovativi.
In questo testo l’Autore annunciava in modo definitivo e perentorio di aver individuato una struttura reticolare, presente sul corpo dell’uomo, in grado di fornire, tramite una semplice procedura di esame, indicazioni precise e ripetibili sullo stato psicologico e fisiologico. Aveva tracciato la mappa completa di tali linee (che possiamo definire senza dubbio energetiche) e aveva definito le basilari corrispondenze psicosomatiche.
La relazione presentata parla della connessione tra cute, organi interni e sentimenti (quest’ultima denominazione è assegnata alle espressioni dello spirito), collegamento che si era rivelato percorribile in ogni direzione.
Da buon neurologo, ma soprattutto da ricercatore, Calligaris fornì un’ampia documentazione ricavata dagli esperimenti effettuati, per stilare una casistica dettagliata e verificabile. L’entusiasmo della ricerca e la meticolosità nella conduzione degli esperimenti rendevano assai interessanti i risultati, i quali purtroppo non erano corredati dalle procedure di trasferimento nella pratica delle teorie esposte, se non in casi sporadici.
Ben conscio di questa parzialità, lo studioso, oltre a difendersi dagli attacchi degli scettici (argomento che sarà costantemente presente nei suoi libri) sollecitava l’intervento di specialisti che portassero avanti la sperimentazione e che trovassero la conferma o la smentita alle sue scoperte. Purtroppo la richiesta di collaborazione non ebbe alcun seguito pratico, bensì sfociò in un clima di quasi assoluto scetticismo che provocò l’inizio del processo di emarginazione di Calligaris.
A breve distanza seguì la pubblicazione del secondo libro Le Catene Lineari Secondarie del Corpo e dello Spirito, pubblicato nel 1930, altro caposaldo, che definisce con estrema lucidità gli aspetti significativi nascosti all’interno delle bande cutanee, cioè aree più ampie nelle quali sono contenute le linee primarie protagoniste del libro del ‘28.
Altri due anni e nel 1932 venne stampato il testo in tre volumi intitolato La Fabbrica dei Sentimenti, terza e ultima opera fondata principalmente sul basilare reticolo energetico (costituito dall’insieme delle catene lineari). In realtà in questi tre volumi fanno la loro apparizione, per la prima volta, altre zone cutanee significative, denominate placche, che rappresentano un ulteriore balzo in avanti nella conoscenza dell’essere umano. Esse sono, infatti, collegate a doti superiori dell’uomo.
La ricerca proseguì diramandosi all’interno di molti campi scientifici fino alla scomparsa dello scienziato nel 1944.
Dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, per l’ultima e definitiva volta, la quasi totalità dei manoscritti di Calligaris fu sottratta al suo Paese natale per seguire Oltreoceano l’esercito statunitense.
Anche negli Usa vennero portate avanti alcune sue ricerche.
Prima di quest’ultima “beffa postuma”, la maggior parte delle copie dei libri stampati era già stata distrutta. Soltanto l’esistenza di qualche collezione privata ha permesso di salvaguardare, in lingua italiana, il patrimonio delle scoperte di Calligaris. Proprio dai privati, negli anni della Guerra Fredda, i sovietici hanno attinto per documentarsi e proseguire a loro volta le ricerche, senza lasciare apparente traccia a proposito dei risultati ottenuti.
Ed è ancora grazie a qualche biblioteca privata che sono emersi i libri che hanno permesso di riprendere le ricerche in Italia così che, in anni più recenti, altri connazionali hanno potuto parlare degli straordinari risultati inerenti le scoperte del grande scienziato.

Per decenni si è trattato di episodi sporadici, ma dal 1995 che le scoperte di Calligaris vengono a tutti gli effetti rimesse sul banco di prova da un piccolissimo gruppo di intrepidi, di cui siamo orgogliosi di essere fondatori e promotori.
Da quel giorno gli studi si sono sviluppati fino ad approdare all’odierna Dermoriflessologia®, una disciplina olistica per il riequilibrio psicofisico e l’incremento delle facoltà latenti, che usa la pelle come specchio dell’anima e del corpo.

Ultimi giorni!

Ultimi giorni e ultimissimi posti per iscriversi
all‘ANNO ACCADEMICO DI DERMORIFLESSOLOGIA 2022-23

Accademia di Dermoriflessologia 2022-23 a Boffalora d’Adda (Lo)

Per informazioni:
formazione@dermoriflessologia.it – vega@vega2000.it
Tel: 335/7065167 (Flavio Gandini)

Sistema geocentrico e sistema eliocentrico

Il sistema geocentrico è un modello astronomico che pone la Terra al centro dell’Universo, con gli altri corpi celesti che ruoterebbero attorno a essa.

Ci viene raccontato (e fatto studiare) che questo fosse il modello delle civiltà antiche, ma la realtà è ben diversa.

Ci sono, infatti, documenti che attestano come già nella prima metà del III secolo a.C. Aristarco di Samo avesse elaborato un primo modello del sistema eliocentrico, rifacendosi a precedenti ancora studi dell’età pre-classica e di Ermete Trismegisto.

La stessa astrologia, che anticamente era anche astronomia, è fondata su un sistema eliocentrico fin dagli albori

La teoria eliocentrica fu dunque scartata per circa due millenni, in favore di quella geocentrica, e venne infine riconosciuta dopo il 1600-1700 con molta difficoltà, viste le numerose “polemiche” subite a questo proposito da Niccolò Copernico (1473-1543), Galileo Galilei (1564-1642) e Giovanni Keplero (1571-1630).

Il sistema copernicano, già “vecchio” di quasi duemila anni, richiese un lungo secolo di contrasti, prima che la “nuova fisica” e la religione fossero capaci di accettarlo, grazie anche ai successivi studi di Isaac Newton (1687) e, ancora dopo, nel 1750, di Alexis Clairault.

Fu nel 1757 che la Congregazione dell’Indice ritirò il decreto che vietava tutti i libri che insegnavano il movimento della Terra (anche se il Dialogo di Galileo e un paio di altri libri continuavano a essere esplicitamente inclusi) e soltanto nel 1820 la Congregazione del Sant’Uffizio decretò il permesso di trattare il movimento della Terra come un dato di fatto, rimuovendo ogni ostacolo per i cattolici.

Secondo l’ipotesi di Aristarco di Samo (III sec. a. C.) erano i pianeti a compiere le loro rivoluzioni intorno al Sole (eliocentrismo) e non intorno alla Terra (geocentrismo), modello ripreso anche da Plutarco e Simplicio e citato nel mito della caverna di Plutone, che poneva il Sole al centro, simbolo del Principio in Ermete Trismegisto.

Il modello di Aristarco coincide poi con quello proposto da Copernico 18 secoli dopo.

La scienza moderna ha quindi ripreso un discorso rimasto misteriosamente in sospeso per millenni?

Con quale presunzione ci chiede, oggi, fede cieca?

Con quale presunzione etichetta l’astrologia come stupida superstizione?