Qual è la differenza tra fato e destino? Come il fato e il destino guidano o meno la nostra vita e la nostra volontà? Qual è la chiave che apre lo scrigno dei nostri talenti? E come si relazionano i talenti individuali con il destino e il fato?
Se almeno una volta nella vita vi siete posti una di queste domande (o anche tutte), allora vi interesserà la puntata in diretta in cui Flavio Gandini è ospite di Le ali del brujo con Francesco Polimeni e Alessia Susani.
Non si cambia il passato con tecniche
di riscrittura o di auto-convincimento, non si cambia con l’ipnosi o
la pnl, non si cambia girando gli occhi come un indemoniato e neanche
picchiando la testa contro il muro per un x numero di volte.
In estrema sintesi, il passato non si
cambia. Nè quello personale, né quello collettivo.
Il passato si accetta.
Il passato si osserva.
Il passato si comprende.
Il passato si interpreta.
E poi si lascia andare per vivere nel
presente.
Molte tecniche possono rivelarsi utili,
ma soltanto se si parte da questo presupposto.
Altrimenti, presto o tardi, i fantasmi
del passato torneranno più forti che mai per annientare il piccolo
uomo che si è illuso, che ha cercato di convincersi che il passato
fosse diverso da ciò che è stato.
Per quando spaventosa possa essere
stata la bufera che ci ha travolti, per quanto desolanti le macerie
che ha lasciato, si può soltanto ricostruire, partendo da lì.
Si può cambiare punto d’osservazione,
si possono indagare i misteriosi disegni del fato e del destino
personale, si può distillare esperienza, insegnamenti, saggezza.
Questo si può fare, ma non raccontandosi storie. Non ingannandosi.
Qual è la differenza tra fato e destino? Come il fato e il destino guidano o meno la nostra vita e la nostra volontà? Dove si pone, in queste relazioni, il karma? Qual è la chiave che apre lo scrigno dei nostri talenti? E come si relazionano i talenti individuali con il destino e il fato?
Se almeno una volta nella vita vi siete posti una di queste domande (o anche tutte), allora potrebbe interessarvi la puntata in diretta in cui Flavio Gandini sarà ospite di Le ali del brujo con Francesco Polimeni e Alessia Susani.
Il percorso è innanzitutto un lavoro formativo su se stessi e anche un iter professionale che permette di aiutare gli altri come operatori in dermoriflessologia.
La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze essoteriche ed esoteriche con le scopertedello scienziato italiano Giuseppe Calligaris. La Dermoriflessologia si avvale di una tecnica riflessologicache interagisce con l’energia psicofisica attraverso semplici stimolazioni cutanee.
La Dermoriflessologia si basa sulla capacità del corpo di conservare memoria del proprio vissuto e su quella della pelle di essere uno specchio fedele di corpo e anima. Emozioni e pensieri influenzano lo stato fisico, e al contempo le condizioni fisiche influenzano i pensieri e le emozioni. Questa relazione si riflette sulla pelle, dove possiamo individuare i flussi energetici e le memorie cristallizzate nel corpo.La Dermoriflessologia consente di:
rilevare le condizioni psicofisiche;
inviare segnali a corpo e psiche per indurre risposte di auto-guarigione; portare alla luce la vera personalità;
promuovere la risoluzione dei traumi e la liberazione dai condizionamenti derivati da episodi stressanti o dolorosi;
Samantha Fumagalli ci racconterà la Carta astrale di febbraio 2024, partendo dalla Luna Nuova in Acquario del 9 febbraio per parlare di Era dell’Acquario, di precessione degli equinozi, dell’asse Leone/Acquario, di Giove, Saturno, Urano, di Lilith e dei Nodi Lunari. Per comprendere insieme gli effetti degli astri sulla nostra vita e usare al meglio le energie al fine di cavalcare il nostro Drago.
Candelora, Imbolc, o comunque si voglia chiamarla, è una celebrazione antica, antico rito di purificazione nel cuore dell’inverno, che scalda gli animi e libera dalla morsa del gelo, propiziando il caldo del sole e la luce della primavera, attraverso il fuoco della candela. È un fuoco rituale, simbolo della luce crescente e della vita.
fotocomposizione da immagini di Paxabay con licenza gratuita
In astrologia mondiale, i
cicli Urano-Plutone sono illustrativi delle rivoluzioni tecnologiche.
Visto che nel 2018 si è
concluso l’aspetto di quadratura dell’ultimo ciclo, iniziato nel
1964-65, e visto che ci apprestiamo a vedere gli effetti del primo
trigono, che inizierà a maggio 2025 per concludersi a metà 2028, mi
sembra interessante fare un’analisi storica per ricavarne qualche
indizio su ciò che ci aspetta fra poco più di un anno.
Sto ancora facendo alcune
ricerche, ma in linea generale sembra emergere che le congiunzioni e
le opposizioni tra questi due pianeti diano un input importante allo
sviluppo tecnologico e alla sua espansione, infatti nel ciclo
precedente, iniziato attorno alla metà dell’Ottocento con la
congiunzione in Ariete, siamo entrati nell’era delle macchine e,
durante l’opposizione del 1900, il progresso sembrava inarrestabile
(avvento dell’aeroplano, l’elettronica, le telecomunicazioni, gli
studi sull’atomo, ecc).
Ancora promotori di
crescita si rivelano i trigoni e, più blandamente, i sestili; mentre
le quadrature segnano forti battute d’arresto, com’è stata per
esempio la Grande depressione del XIX secolo, durante la quale, oltre
alla stagnazione economica, anche il progresso è rallentato
significativamente, mettendo in crisi il capitalismo e alcune teorie
economiche e sociali.
A breve affronterò l’argomento in modo più diffuso.
Un breve botta e risposta tra Samantha Fumagalli e Flavio Gandini per scoprire insieme qualche segreto dell’Era dell’Acquario, nella quale il Sole e Plutone, entrando nel segno, ci stanno proiettando… Sarà Paradiso o Inferno? Iper-tecnologia o iper-civiltà?